“Vacciniamoci prima e più possibile”: lo ha detto Serafina Valente, direttore Dipartimento CardioToracico Vascolare e responsabile area media intensità Covid Unit, intervenuta ieri sera su Gazzetta di Siena durante “Covid e Vaccini: domande e risposte”

“Vacciniamoci, vacciniamoci, vacciniamoci”. Serafina Valente, direttore Dipartimento CardioToracico Vascolare e responsabile area media intensità Covid Unit, intervenuta ieri sera su Gazzetta di Siena durante “Covid e Vaccini: domande e risposte”, lo ha ripetuto tre volte: “E’ la nostra arma per vedere la fine del tunnel, tutti i vaccini sono validi: gli effetti collaterali sono minimi”.

La lotta al virus continua: i ricoverati delle Scotte si aggirano attorno a 140 per quanto riguarda l’area Covid. “Non riusciamo a scendere sotto questo numero – ha detto la direttrice – , i pazienti dimessi sono uguali a quelli che vengono ricoverati. In realtà ancora non vediamo gli effetti delle chiusure. Il numero rimane elevato anche perché ancora non si vedono gli effetti dei vaccini. Si attende che si possa procedere con la vaccinazione di massa, per adesso con gli strumenti che abbiamo avuto non abbiamo avuto gli effetti sperati. Ancora non abbiamo alle spalle il momento più difficile, dobbiamo ancora attendere augurandoci di non avere altre ondate di ricoveri: la paura per le strutture ospedaliere è di avere un picco. Numeri alti ma costanti siamo in grado di affrontarli. Non solo per i pazienti Covid, ma anche per le altre patologie.”

“Il Covid – ha detto ancora Serafina Valenti – va a colpire soprattutto l’apparato respiratorie. Purtroppo le forme più gravi anche alla fine della fase acuta possono avere ripercussioni croniche. Lo vediamo a distanza di un anno: alcuni pazienti hanno conseguenze che sono tutte da valutare. Poi anche l’apparato cardio-circolatorio ne risente. E’ una malattia ancora poco conosciuta e con continui cambiamenti, tutti sentiamo parlare delle varianti, che sono preoccupanti. Oltre agli effetti legati direttamente all’infezione dal virus, abbiamo danni legati all’eccessiva risposta che il corpo mette in atto. E’ una malattia complessa”.

“Credo fermamente nel vaccino – ha detto ancora – quindi bisogna vaccinarsi, solo in questo modo usciremo dal tunnel. Anticorpi monoclonali? Servono nella fase iniziali della malattia e per pazienti con alcune caratteristiche, possono evitare lo sviluppo grave della malattia. Servono nella fase iniziale e con sintomi non gravi. I vaccini ci proteggono dalla malattia e sono tutti buoni, gli effetti collaterali sono minimi”.

“E’ stato un anno molto duro – ha detto Serafina Valente – e pesante dal punto di vista professionale, ma soprattutto dal punto di vista psicologico. Abbiamo affrontato una malattia sconosciuta e abbiamo visto tanta sofferenza nei pazienti, anche per l’isolamento. Abbiamo cambiato l’approccio al Covid, alcune cose sono state fatte, abbiamo migliorato i trattamenti”.

“La direzione aziendale per la bolla ‘Covid’ è per intensità di cura – ha spiegato Serafina Valente per quanto riguarda l’organizzazione della area Covid delle Scotte – l’alta intensità è per i pazienti intubati, nella media intensità vengono ricoverati pazienti che hanno bisogno di un monitoraggio costante dei parametri vitali. O perché hanno bisogno di una terapia respiratoria non invasiva, cioè hanno il così detto casco, oppure perché hanno altre patologie. Faccio un esempio: abbiamo avuto diversi pazienti che hanno avuto un infarto e poi sono risultati positivi al Covid”.

“Le raccomandazioni sono le solite – ha concluso Serafina Valente, direttore Dipartimento CardioToracico Vascolare e responsabile area media intensità Covid Unit – igiene della mani, distanziamenti, mascherine. E vacciniamoci prima e più possibile”.

La puntata integrale di Covid e Vaccini con Serafina Valente.

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