Il critico: “La bellezza aiuterà i popoli ad uscire dalla pandemia”

Il Teatro Costantini di Radicondoli ha ospitato la conferenza tenuta dal famoso critico e storico dell’arte Giorgio Grasso, dal titolo “Arte ai tempi del lockdown“.

“Grazie a tutti per essere intervenuti alla prima conferenza di questi giorni di Festival – ha dichiarato la Presidente Angela Maria Sanna – , abbiamo scelto d’invitare Giorgio Grasso come presidente di giuria per le sue alte qualità e competenze di critico e di storico dell’arte”.

Il noto critico vorrebbe che l’arte venisse rilanciata dopo il periodo di lockdown e, l’iniziativa del Festival rispecchia a pieno la sua idea di rilancio, poiché secondo Grasso da un brutto periodo si esce tramite la bellezza.

“La Val d’Orcia è molto bella e come tutto il territorio italiano ha un patrimonio artistico strabiliante – ha ribadito Grasso – . Il nostro compito come critici è di portare più persone possibili e tutelare, ma anche di propagandare il nostro patrimonio”.

Il critico sta portando avanti da anni una battagli per difendere e salvaguardare il concetto di bellezza ed emozione: l’arte deve essere bella, affascinare, ma se diventa utile non è più arte. L’arte è fondamentale per l’esistenza umana, soprattutto nel periodo in cui l’Italia e il mondo sta vivendo in questo momento. “La bellezza aiuterà i popoli ad uscire da questa pandemia e a ritrovare le emozioni perdute” – ha ribadito il critico.

Grasso insieme a Sgarbi e altri stanno portando avanti una battaglia contro l’arte concettuale non è arte, in quanto non è sinonimo di bellezza. “L’arte attraverso gli occhi emoziona il cuore, lo diceva anche Dante” – ha concluso il suo intervento il famoso critico d’arte.

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