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L’Aisa in una lettera al Governo Draghi: “La ricerca non è un bene per pochi, creare un vaccino senza brevetto”

L’AISA, Associazione Italiana per la Scienza Aperta, ha scritto una lettera aperta al Presidente del Consiglio Draghi, alla Ministra dell’Università e della Ricerca, Prof. Cristina Messa e al Ministro della Salute, On. Dott. Roberto Speranza, chiedendo d’intervenire urgentemente per un vaccino anti-Covid-19 pubblico e aperto.

Chiedendo cooperazione invece di competizione “in una situazione pandemica, continuare a costringerli a reinventare la ruota in nome del culto del brevetto e della competizione intestina non è soltanto inefficiente: è letale – riporta la lettera – Occorre trovare il modo di farli cooperare, nell’interesse dell’Italia e dell’umanità.”

L’Aisa spera di essere ascoltata dal Governo perché “crediamo che l’ultima cosa di cui la nostra società ha attualmente bisogno sia una squallida pericolosa speculazione sulla disponibilità del vaccino contro il Covid-19. Che aumenta le differenze, le disuguaglianze, tra chi potrà permetterselo e chi, invece, no. Condannando, quindi, centinaia di migliaia di persone innocenti a dover morire a causa della loro condizione economica”.

Viene rivendicato il bisogno di un vaccino open-source, che sia possibile produrre senza vincoli e brevetti, che consenta di combattere la sofferenza causata dal Covid-19, in quanto la ricerca scientifica non dovrebbe essere a beneficio di pochi, ma di tutti.

“Nel giorno in cui la sonda Perseverance della NASA – scrivono il 19 febbraio – costata milioni di dollari, arriva su Marte, mai come oggi si sente con urgenza la necessità di ‘liberare’ la conoscenza dall’esiziale giogo del potere commerciale, che può salvare vite umane e contribuire a un vero progresso morale della nostra civiltà”.

La condivisione della lettera aperta con i cittadini avviene nella speranza che anche la classe politica Italiana ed Europea sappia reagire nel rispetto della vita e della dignità umana.

La lettera dell’AISA

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