Maurizio Pozzi

Saranno i medici di medicina generale a somministrare il vaccino agli over 80 a partire da domani con la Vaccine Day. Con loro si concluderà la fase 1 del piano vaccinale

Si sta per concludere la fase 1 delle vaccinazioni, quella iniziata dagli operatori sanitari, sociosanitari e ospiti delle Rsa. Domani, lunedì 15, infatti, sarà il momento per gli over 80 di sottoporsi a quella che è stata chiamata la “Vaccine Day“. Saranno i medici di medicina generale ad effettuare le prenotazioni e le somministrazioni del vaccino dell’azienda Pfizer-BioNTech. La campagna vaccinale sugli ultraottantenni proseguirà poi nei giorni successivi quando verrà impiegato anche Moderna.

Quella di lunedì sarà a tutti gli effetti una giornata simbolica: “Alle ore 11 -ha spiegato Maurizio Pozzi, medico di famiglia e presidente di Coop Medici 2000- verranno effettuate le prime 6 vaccinazioni. Si tratta di una giornata dimostrativa, proprio come era avvenuto a fine dicembre al Policlinico Le Scotte”. A cambiare però, è questa volta la sede, che sarà quella degli ambulatori medici a Fontebecci.

Inoltre, a differenza di quei giorni, come spiega lo stesso Pozzi: “Se prima c’erano lamentele perché non venivano somministrati tutti i vaccini disponibili, ora il problema è inverso: siamo arrivati nella fase in cui la macchina c’è, noi medici siamo pronti e potremmo fare tanto, ma la fornitura scarseggia e verranno consegnate solamente 6 dosi a settimana per medico”.

Durante il Vaccination-Day, i 6 pazienti saranno vaccinati da un solo medico, la cui scelta è ricaduta sul dottor Fabio Zacchei. Come ha precisato Pozzi: “I 6 soggetti di lunedì sono stati scelti casualmente, mentre per le prossime settimane verrà data la priorità ai più anziani -da martedì poi- inizieranno con le vaccinazioni tutti i medici che sono organizzati in gruppo come nel caso di Fontebecci e di Pantaneto. A partire dal 22 Febbraio somministreranno il vaccino anche i medici con un singolo ambulatorio”.

Ma come funzionano le prenotazioni?: “I medici che lavorano in gruppo contatteranno i pazienti e li inseriranno in una agenda online. La farmacia ospedaliera potrà quindi preparare le dosi e consegnarle ai gruppi di medici che ne hanno fatto richiesta. I medici singoli dovranno, allo stesso modo, contattare i pazienti e metterli in agenda online, il vaccino in questo caso verrà però consegnato nelle farmacie territoriali di riferimento dove il medico dovrà recarsi per ritirarle. Il vaccino ritirato, dal momento in cui è partito deve essere conservato in frigo e utilizzato entro 5 giorni”:

Credo che questo passaggio ai medici di famiglia -ha dichiarato Pozzi- sia fondamentale. Il meccanismo va rodato però è il presupposto per poter ampliare la modalità di somministrazione, sopratutto quando arriveranno gli altri vaccini o le estensioni di somministrazioni dei vaccini. Per esempio -spiega- sappiamo che AstraZeneca si può somministrare solo ai soggetti fino a 55 anni, ma se le sperimentazioni permetteranno di estenderlo anche ad altre fasce, a quel punto, avere una rete di medici di famiglia diffusa sul territorio, con ambulatori dislocati negli angolini del paese, consentirà di implementare e accelerare di molto la vaccinazione”.

L’efficienza dei medici di famiglia è sotto gli occhi di tutti: “L’impegno dei medici è visibile ogni anno con la vaccinazione antinfluenzale, che quest’anno ha avuto un incremento del 30% sui pazienti vaccinati. Ciò che occorre -conclude Pozzi- è avere una classe di medici organizzata e informata perché tutto questo non si concluderà con le somministrazioni del 2021”.

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