L’insediamento della Commissione speciale sui vaccini non ha visto il numero sufficiente di voti per iniziare i lavori

“La commissione sia convocata permanentemente. Ogni decisione venga condivisa e attuata. Basta azioni estemporanee o impulsive. Gli errori commessi fino ad oggi devono essere corretti e questa Commissione deve avere la mission di evitare che vengano ripetuti”.

A dirlo Stefano Scaramelli (Italia Viva), vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, per l’insediamento della Commissione speciale sui vaccini che non ha visto il numero sufficiente di voti per iniziare i lavori.

“Non ci interessano le poltrone ma dare un contributo – ha detto Scaramelli in Commissione – per migliorare la campagna di vaccinazione. È nostro obiettivo fare della Toscana la prima regione d’Italia. Ci sono professionisti nel nostro sistema sanitario capaci di rendere possibile questo risultato, ma le scelte politiche e organizzative da compiere devono essere all’altezza della Toscana. Chiediamo che il presidente Giani sia sempre presente nelle sedute della Commissione sui vaccini. Una Commissione che dovrà conoscere a cadenza giornaliera i livelli di distribuzione delle dosi di vaccino nelle singole aree territoriali e negli hub. Troppe ancora le somministrazioni e le dosi diffuse a macchia di leopardo sui territori. Gestire la comunicazione ufficiale tale da trasformarla in informazione istituzionale, pubblica e trasparente”.

L’attenzione poi rivolta ai fragili su cui Scaramelli dice: “li abbiamo fortemente voluti inserire tra le priorità, adesso serve introdurre la possibilità di inoculazione anche attraverso i medici di famiglia che ben conoscono le singole situazioni. Abolizione del click day per un accesso più ampio possibile ai centri vaccinali che devono essere aumentati, anche nella localizzazione geografica, penso alle aree più marginali della Toscana. E per aumentare la capacità di somministrazione serve estendere la possibilità di effettuare la vaccinazione anche nelle aziende che hanno dato disponibilità e nelle associazioni di volontariato che si renderanno disponibili”.

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