La Lega in Toscana punta i riflettori su quegli anziani che non hanno prenotato i vaccini anti-Covid a causa del divario digitale

La Lega alza la voce per parlare di vaccini e tamponi, puntando il riflettore sulla non presa in considerazione, da parte delle istituzioni, del divario digitale che allontana la categoria degli anziani dalla possibilità di prenotare attivamente – e autonomamente – il vaccino anti-covid.

“Se da una parte – affermano Elisa Montemagni ed Andrea Ulmi – si può apprezzare il tentativo da parte della Regione di offrire la possibilità di vaccinarsi ad un certo numero di anziani non ancora ottantenni, dall’altra non possiamo esimerci dal criticare il metodo adottato, che ci appare abbastanza discriminatorio.”

Inizia così la considerazione da parte dei due consiglieri regionali della Lega, che poi proseguono:

“Pur non volendo tener conto del fatto che nel giro di pochissimo tempo, com’era prevedibile, le dosi siano andate esaurite. Pur escludento la consapevolezza che ci sono state delle persone collegate per ore, invano, alla piattaforma, per poi non riuscire a prenotarsi (problemi si registrarono anche per i tamponi). Vogliamo pensare a tutti quei nostri corregionali che, non avendo magari parenti prossimi a cui affidarsi, privi oltretutto di pc o con scarsa dimestichezza con lo stesso, siano, giocoforza, stati impossibilitati ad accedere a questa opportunità.”

E con queste premesse, i due leghisti arrivano al dunque, affermando come bisognerebbe evitare “per cortesia e decenza, di vantarsi riguardo alla validità complessiva dell’iniziativa…

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