Rettore dell'Unistrasi Pietro Cataldi

Ecco come l’Università per gli Stranieri di Siena sta affrontando il periodo delle immatricolazioni per il nuovo anno

Siamo giunti nel periodo dell’anno in cui le università solitamente sono impegnate con le immatricolazioni di nuovi studenti per l’imminente inizio delle lezioni. Siena come sappiamo è una città che vive oltre al turismo anche della forte presenza sul territorio di studenti che affollano le aule universitarie. Dunque, siamo andati ad intervistare il Rettore dell’Università per gli Stranieri di Siena Pietro Cataldi per sapere come la sua università sta affrontando le difficoltà derivate dal Covid.

“È il momento il cui stiamo raccogliendo le immatricolazioni e la conferma delle iscrizioni. È presto per avere una previsione attendibile, ma non sta andando male come potevamo temere. Siamo in linea con i numeri dell’anno scorso anche se la paura che questo numero possa diminuire è concreta”. Questo il commento del Rettore Cataldi su come si sta evolvendo il processo di immatricolazione dei nuovi studenti per il prossimo anno accademico.

Diverso invece il discorso che riguarda gli studenti stranieri, infatti come ci viene detto dal Rettore: “Gli studenti stranieri sono un capitolo specifico, per ora sono piuttosto pochi. La situazione per loro ovviamente è più difficile perché molto probabilmente saranno costretti ad iniziare la frequenza dei corsi a distanza“. Inoltre sempre Cataldi aggiunge: “Sulla base dei finanziamenti che arrivano dal ministero, stiamo cercando di fornire agevolazioni per tutti gli studenti in cui sono coinvolti anche gli studenti stranieri. In particolar modo per gli studenti che provengono da un determinato paese sono previste borse di studio supplementari“.

Per quanto riguarda invece la tematica della sicurezza e tutte le norme da attuare per garantire le lezioni in presenza, il Rettore ci spiega: “Queste norme vengo prima dell’efficienza e dell’efficacia della didattica. Sappiamo che i rischi li corriamo ovunque, però non vogliamo che l’università sia il luogo dove si possa diffondere il virus. Vogliamo che gli studenti possano frequentare le lezioni in sicurezza. Abbiamo attuato tutti i protocolli necessari, come l’uso del plexiglass per separare le file dei banchi. Ma la cosa più importante sarà il monitoraggio degli studenti in tutte le lezioni affinché nel caso malaugurato che qualcuno risulti positivo, sapremmo accanto a chi è stato“.

Infine parlando di quello che sarà il futuro nel breve periodo il Rettore dell’Università per gli stranieri di Siena fa il punto dicendo: “non mi aspetto un aumento degli studenti. Ma credo che coloro che si iscriveranno in questi giorni, avranno una motivazione, una passione ed un’intensità più forte. Spero che in tanti capiscano che un titolo di studi universitario è una condizione di grande vantaggio nella vita sia a livello personale che sociale“.

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