Presentato a Torrita di Siena il sesto libro dell’autore, contenente anche alcuni racconti pubblicati sulla Gazzetta di Siena

Se sia più un libro di storia che di sport, ad essere sinceri, è difficile capirlo: più correttamente, però, si può dire che “Un’impresa impossibile” di Riccardo Lorenzetti unisce alla perfezione l’uno e l’altro genere. Presentato in anteprima nella serata di lunedì 14 giugno in Piazza Matteotti a Torrita di Siena, il sesto libro dello scrittore di Petroio sarà disponibile in tutte le librerie a partire dal prossimo 18 giugno. Una serie di 27 racconti sul vecchio calcio dilettantistico e sulle imprese epiche che lo hanno contraddistinto, che hanno contribuito a plasmare il folklore e i costumi della provincia senese, aretina e umbra e dell’ambito sportivo locale.

Questo libro è più che altro un viaggio, è un percorso che chiude un ciclo iniziato con Un bellissimo spreco di tempo, il libro uscito nel 2020. Mi piacerebbe che il lettore potesse leggerlo come se fosse un libro di storia: naturalmente non si parla di grandi condottieri, di battaglie vinte e perse, ma si parla di pallone, perché la storia passa anche attraverso una squadra di calcio o un campionato vinto” commenta Riccardo, ai margini della presentazione. “Soprattutto quella dei nostri ultimi 40-50 anni, che spesso ci dimentichiamo e che forse è giusto ripescare anche attraverso quella che era la Valdichiana quando vinse il Foiano, la Val d’Orcia quando vinceva il San Quirico, Siena quando c’era il Siena di Fermanelli e di Mazzola. Sono delle piccole storie che servono a conteggiare il nostro vissuto“.

Di tutti i 27 racconti che compongono il libro, più della metà furono pubblicati sul nostro giornale la scorsa estate, in una collaborazione che riscosse grande successo tra i lettori. “Dovendosi inventare dei contenuti per questa straordinaria esperienza che è la Gazzetta di Siena (e che tra l’altro merita gli auguri per l’anno compiuto) il direttore Alessandro Lorenzini mi disse, coinvolgendomi, di scrivere qualche piccolo articolo: poi siccome sia lui che io siamo due fanatici, gli articoli sono diventati molti e alla fine abbiamo fatto un piccolo kaleidoscopio che parla non solo della Valdichiana ma della Coppa Brenna, di Mauro Bellugi, di tutte quelle storie che “sono molto Gazzetta di Siena”, che hanno a che fare col nostro percorso e che ci fanno recuperare emozioni, personaggi, situazioni che magari ci potremmo dimenticare”.

Pubblicato da Urbone Publishing, il sottotitolo recita “le grandi storie del calcio piccolo”: una sorta di ossimoro, quasi, che fa capire quanto, nello sport provinciale e dilettantistico, sia possibile rivedere e ricreare le “epopee” del mondo del pallone professionistico. Ma quanto è cambiato quel calcio dal nostro calcio? “È molto diverso – risponde lo scrittore -. Le comunità non sono più comunità, o almeno non sono come quelle di una volta. Il senso di questo libro al di là di tutto è quello di cercare di recuperare il gusto di stare insieme, di poter condividere una piccola epica per quanto di provincia e di paese, che ha che fare con un pallone che rotola ma che coinvolge la gente, che appunto questo pallone che rotola va a vedere. Noi abbiamo l’impressione ultimamente che ci stiamo prendendo molto sul serio: si prendevano sul serio anche questi di una volta, ma dietro a loro c’era comunque il senso e il fiato di una comunità che teneva a qualcosa. Dovremmo tornare a riconoscerci in qualcosa, fosse anche una squadra di calcio – conclude Lorenzetti -: a stare insieme a vedere il Chianciano, il Torrita, il Petroio, il Trequanda e sentirsi fratelli ci si guadagna, perché la vita è più bella”.

L’intervista a Riccardo Lorenzetti.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui