È il sesto libro pubblicato dallo scrittore di Petroio. Anteprima a Torrita di Siena il 14 giugno

Lunedì 14 giugno verrà presentato, in Piazza Matteotti a Torrita di Siena, per la prima volta, Un’impresa impossibile, ultima fatica dello scrittore di Petroio Riccardo Lorenzetti. Il libro, che raccoglie una serie di racconti sul calcio dilettantistico pubblicati la scorsa estate anche sulla Gazzetta di Siena, è il sesto in ordine di pubblicazione: in principio, nel 2012, fu L’anno che si vinse il mondiale al Maxischermo, poi seguirono La Libertà è un colpo di tacco, L’Amore ai tempi di Mourinho e, nel 2018, Il Paese più Sportivo del Mondo; dopo il primo lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19, poi, è stata la volta di Un bellissimo spreco di tempo.

“Musicalmente parlandocommenta Riccardo – Un’impresa impossibile viene dopo Un bellissimo spreco di tempo (si riferisce ai versi della canzone Baciami Ancora di Jovanotti, ndr): in questo caso va a chiudere idealmente il progetto editoriale, iniziato l’anno scorso. Il primo lo pensai come una piccola enciclopedia, un vademecum delle emozioni sportive che hanno accompagnato la vita di un ormai ultracinquantenne per il quale il calcio non è stato solo ‘la cosa più importante tra le cose meno importanti’, ma piuttosto una passione molto grande ed ingombrante, in grado di condizionare la qualità delle giornate”.

Il libro, pubblicato da Urbone Publishing, conta 230 pagine e annovera 27 storie del “nostro” calcio, che “raccontano molto del nostro territorio e delle varie comunità che lo compongono – continua lo scrittore -, e fatalmente finiscono per raccontare anche la nostra vita. Com’era la Valdichiana degli anni settanta, mentre guardavamo il Foiano di Tralci e Mostacci. Come cambiava la Valdorcia degli anni novanta, con il Sanqui di Tintisona, per finire alle emozioni “millennials” della Sinalunghese di Marini, Lucatti e Calveri. Come decollava la Siena degli anni ottanta, con il Roburrone di Ferruccio Mazzola, e l’importanza che ebbe il calcio nel dopoguerra, e nella ricostruzione sociale (con la favolosa avventura dei minatori del Trasimeno) – conclude -. E la solita, grande ridondanza di aggettivi, come pretende l’epica: ‘la Pianese dei record’, ‘la Grande Virtus’, ‘Il Super Chiusi’, perché il calcio, disse una volta Mario Parri, ‘è come il sesso…e le mezze misure non danno l’orgasmo’.

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