Stazione di Siena

Si parlerà della tratta storica, nata 170 anni fa, ad Empoli, alla luce dei lavori odierni

Si terrà ad Empoli, il 4 febbraio, la conferenza dal titolo “il treno Empoli – Siena, dalla Strada Ferrata Centrale Toscana ai giorni nostri (1844 – 2022).

Si tratta di oltre 170 anni di storia, per un’avventura che è partita prima dell’Unità d’Italia.

Una conferenza che avrà come relatore centrale il Prof. Stefano Maggi dell’Università di Siena, memoria storica per eccellenza di tutto il mondo ferroviario in Toscana, per un appuntamento che vedrà la presentazione di documenti rari e inediti di Giovanni Guerri, con il saluto di Andrea Viviani e Giulia Terreni.

L’incontro si terrà presso la sala delle Adunanze della Misericordia di Empoli, a cura della Società Storica Empolese e dell’Associazione Toscana Ferrovie in Scala.

Perchè parlare di questa arteria, vera dorsale centrale della Toscana, ai giorni nostri?

Forse perchè l’Europa ci sta chiedendo di riscoprire il treno come mezzo da privilegiare per gli spostamenti, ma anche perchè oggi sono in corso molti lavori per abbreviare i tempi di questa tratta.

Infatti procede il progetto di potenziamento della Empoli – Siena, il quale comprende l’elettrificazione dell’intera tratta e il raddoppio tra Empoli e Granaiolo di circa 10 km in affiancamento al binario attuale. Un’opera che ha visto un investimento del governo di 267 milioni di euro.

Guardando ai tratti in raddoppio, è prevista anche l’eliminazione di tutti i passaggi a livello presenti sulla linea e l’attivazione di nuovi apparati per la gestione della circolazione dei treni.

Alla fine di questi interventi è prevista una velocizzazione della relazione Firenze – Siena: questo rendendo possibile l’incremento della capacità della linea (dagli attuali 4 treni all’ora nei due sensi di marcia, fino a 10 treni nei tratti raddoppiati), maggiore regolarità (leggasi puntualità) dei treni, e di conseguenza una migliore sostenibilità ambientale.

Come spesso il Prof. Maggi ha ricordato, però “serve pensare anche al raddoppio nei tratti in Provincia di Siena” perchè questo consentirebbe di migliorare ulteriormente i tempi.

Un’opera che dovrà vedere presto l’impegno della Provincia.

E chissà se proprio quello odierno, per i fondi europei che si stanno rinnovando, possa essere il momento giusto per mettere le basi per un raddoppio totale della Empoli – Siena.

Paolo Moschi
Un etrusco con gli occhi puntati sulla Valdelsa. Aperto a tutto quanto si muove nelle città e nei paesi a nord di Siena, per raccontare la vitalità di terre antiche e orgogliose, ma anche dal cuore grande

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