Circa un migliaio di persone hanno manifestato in piazza Duomo per la pace in Ucraina

“Incomprensibile. Non si hanno parole, giornate che non dormiamo, mangiamo e seguiamo solo le notizie. La nostra è una condanna totale” dice un ragazzo ucraino, la voce rotta e lo sguardo fisso su un punto in terra davanti a sé. Un migliaio le persone come lui, chiamate a raccolta dalla Rete Donne Siena, scese in piazza Duomo a Siena a manifestare per la pace in Ucraina, molta commozione ma anche rabbia e voglia di reagire e fare qualcosa.

Ragazzi e ragazze, giovani e meno giovani gridano “via la guerra dalla storia”, l’intera piazza si stringe in un immenso abbraccio attorno alla numerosa comunità ucraina di Siena, in una manifestazione che riunisce svariate sigle politiche e sindacati. Nella calca un signore ucraino, che tiene alto un pezzo di cartone con scritto “Putin boia” ci confessa che si aspetta aiuti dall’Europa e dall’Italia: ”Io mi aspetto aiuto, perché muore il popolo innocente. Bombardano le città, distruggono le case, voglio solo libertà. Chiediamo aiuto quanto possibile, per i profughi, le donne e i bambini, per salvare la nostra razza”.

Il segretario generale CGIL Siena Fabio Seggiani afferma che: “Il sindacato non può non essere presente a sostegno del disarmo, della pace e contro la guerra e a sostegno di una, spero, immediata risoluzione diplomatica alla questione ucraino-russa”. Al governo la CGIL chiede: “che si faccia carico con tutta Europa e con il mondo intero, di un cessate il fuoco immediato e un ripristino dei tavoli di confronto che portino a una pacificazione immediata del territorio ucraino”.

In Italia c’è la più importante comunità ucraina d’Europa – dice Andrea Valenti, segretario provinciale del PD –  Io credo che queste persone abbiano bisogno di scappare da un paese in guerra. Spero che non ricominci quella triste e trita propaganda di non accoglienza di persone che scappano dalla guerra. Questo popolo ha bisogno del nostro supporto e aiuto, io credo che sia nostro dovere accoglierli”.

Quello dei rifugiati che già si stanno accalcando ai confini europei è uno dei temi più cocenti, il popolo ucraino vuole essere sostenuto nella resistenza, e si aspetta che Italia, Europa e Nazioni Unite siano al suo fianco, non solo con aiuti umanitari o sanzioni economiche, ma anche nella lotta all’invasore.

Le interviste a Fabio Seggiani, segretario generale CGIL Siena, Andrea Valenti, segretario provinciale PD e ad un manifestante ucraino.

L’intervento di una donna di Non una di meno
Donne ucraine intonano un canto contro la guerra
Una ragazza prende la parola per parlare della guerra in Ucraina e dell’esperienza della sua famiglia
Eleonora Rosi
Sono una giovane studentessa della facoltà magistrale di Lettere, maremmana di nascita, ho lasciato l'Argentario da quattro anni per vivere e studiare a Siena. Mi interesso di politica, ambiente e attualità, con il proposito di capire e raccontare la cronaca di un territorio tanto antico e ricco di storia quanto vivo e vitale come quello senese.

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