Lo certifica Holidu, motore di ricerca sulle case vacanza

Tra un Dpcm e l’altro e in attesa di novità riguardanti il divieto agli spostamenti, c’è anche la provincia di Siena tra le mete più ambite dai viaggiatori: è questo ciò che risulta da una classifica pubblicata sul sito Holidu, motore di ricerca sulle case vacanza.

“Partendo dalla lista Istat delle oltre 7000 cittadine italiane con meno di 20 000 abitanti – si legge nello studio – Holidu ha elaborato i dati del numero delle ricerche medie mensili condotte nel corso degli ultimi dodici mesi per i termini “cose da fare a” e “cosa vedere a” per determinare quali, tra le cittadine prese in esame, sono state le più ricercate sui motori di ricerca”.

Sebbene le prime cinque posizioni siano legate al Sud Italia – e nella fattispecie a Sorrento, Ischia, Capri, Taormina e Positano – tra i borghi italiani più desiderati, all’ottavo posto, c’è San Gimignano, definita una “Manatthan ante litteram” per le 70 torri presenti nella cittadina intorno al 1300. Con poco più di 1800 ricerche al mese da parte degli utenti, il borgo senese supera di qualche decina Vieste (9′ posto) e si ferma ad un passo da Tropea (1890 ricerche al mese).

Non finisce qui: molte delle verdi zone intorno a Siena, pur non essendo nella top 10, risultano essere particolarmente apprezzate dai turisti. Montepulciano e Montalcino, celebri sia per le bellezze architettoniche che per i vini importati in tutto il mondo, occupano rispettivamente la 18′ e la 30′ posizione in graduatoria, intervallati da Pienza, meraviglia rinascimentale in mezzo alla Val d’Orcia, che si assesta al 24′ posto. Chianciano Terme, incastonata tra quest’ultimo territorio – fa parte del comune, infatti, la Villa La Foce (o Villa Origo), che con i suoi Giardini vinse nel 2017 il Premio di Parco privato più bello d’Italia – e la Val di Chiana, conquista l’83′ posizione, battendo di un soffio Monteriggioni (84′), città medievale fortificata a pochi chilometri dal capoluogo. Anche se su un piano puramente statistico, studi come questo sono una boccata d’aria, in vista della prossima estate, per tutti gli operatori del settore turistico senese, gravemente danneggiato dall’epidemia iniziata a marzo 2020.

Pietro Fanti

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