Sequestrati beni immobili riconducibili alla ‘Ndrina del Grande Aracri, la stessa a cui è affiliato l’imprenditore immischiato nella vicenda Keu

“C’era una volta la mafia lupara e coppola che dominava quattro regioni meridionali e si arricchiva con spaccio di droga e controllo del territorio. Oggi le grandi organizzazioni criminali, ‘Ndrangheta in primis, reinvestono i loro enormi guadagni al centro e al nord. La Toscana, in questa ottica, viene vista come un territorio perfetto da questi malviventi. Nel senese la Dda di Firenze ha sequestrato beni immobili per oltre 5milioni di euro a due imprenditori riconducibili alla ‘Ndrina del Grande Aracri, la stessa a cui sarebbe stato affiliato l’imprenditore immischiato nella vicenda Keu. Non passa settimana senza che nella nostra Regione non si venga a conoscenza di un’inchiesta avviata dalla Dda di Firenze.

L’ultimo rapporto di Legambiente sulle ecomafie è drammatico: la Toscana è la prima Regione del centro Nord per reati ambientali commessi dalla criminalità organizzata. Siamo fortemente preoccupati per il muro di omertà e silenzio che continua a formarsi ogni volta che si parla di mafia in Toscana. La sinistra è ancora convinta che ‘la Toscana non è terra di mafia’. Intanto stiamo ancora aspettando risposte politiche alla squallida vicenda Keu: per ora tutti gli esponenti del Pd implicati nella vicenda sono fermamente al loro posto. Ancora una volta ringraziamo le forze dell’ordine per il loro impegno quotidiano al contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata”. Lo dichiara Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano.

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