Le associazioni riunite, con la regia de La Scossa, riportano in Piazza Arnolfo il Carnevale

Torna il Carnevale di Colle di val d’Elsa, per la gioia di grandi e piccini.

Infatti torna a grande richiesta Collemaschere, il carnevale di Colle val d’Elsa, frutto del lavoro delle associazioni
colligiane, con un appuntamento che è fissato per domenica 19 febbraio dalle ore 15.

Dopo due anni di assenza, torna in grande stile il carnevale colligiano, con il patrocinio del comune, ed avrà la sua base a partire dalla Piazza Arnolfo con il palco centrale, ma con un’animazione che si muoverà per le vie del centro della città bassa.

Riparte così uno degli eventi che più si era contraddistinto tra i carnevali della provincia
senese, per far vivere a bambini e famiglie presenti la fine del Carnevale grazie all’unione delle forze
delle tante associazioni ed il supporto dell’amministrazione.


L’associazione La Scossa, capofila del comitato ColleMaschere, ha riunito molte associazioni del
territorio colligiano (Pubblica Assistenza, Vab, Amici del Musical, Grg la Badia, Mosaico,
RiColleghiAmo, Misericordia, Proloco, club scherma Colle di val d’elsa, COSEV, rioni di Gracciano,
pattinaggio polisportiva olimpia) le quali si sfideranno in una gara di mascherine e carretti , per regalare
un momento di gioia e festa a tutte le famiglie.

Torna anche il bando rivolto alle scuole elementari con il concorso “se avevo le rote ero un carretto” per sbizzarrirsi nella realizzazione di un piccolo carro, con i propri insegnati e genitori, che concorrerà alla vincita di un premio spendibile in
materiale scolastico.

Inoltre per gli amanti della fotografia torna, insieme alla kermesse, anche il concorso fotografico organizzato dal gruppo fotografico Mosaico, con premi in palio per i migliori scatti.

Insomma, una domenica all’insegna della festa e dell’allegria, per chiudere il Carnevale, in attesa del tempo di Quaresima.

Paolo Moschi
Un etrusco con gli occhi puntati sulla Valdelsa. Aperto a tutto quanto si muove nelle città e nei paesi a nord di Siena, per raccontare la vitalità di terre antiche e orgogliose, ma anche dal cuore grande

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