il presidente di Banco Bpm, Massimo Tononi smentisce contatti fra le banche

Continua a tenere banco il futuro di Monte dei Paschi di Siena, sia dopo l’operazione che porterà alla creazione di una “bad bank”, sia dopo le parola del ministro dell’economia Roberto Gualtieri sull’uscita dello Stato dal capitale sociale entro la fine del 2021. Sul tavolo anche le ipotesi di una fusione di Rocca Salimbeni.

A questo proposito, “non c’e’ nessun contatto in corso fra Banco Bpm e Monte dei Paschi in vista dell’uscita del Mef dall’azionariato di Monte dei Paschi, che si deve concludere entro il 2021″. A sottolinearlo il presidente di Banco Bpm, Massimo Tononi (peraltro ex numero uno di Rocca Salimbeni dal 2015 al 2016), intercettato a Milano. Il banchiere ha ribadito “l’assoluta infondatezza delle voci relative a contatti tra i due istituti” in merito a una possibile operazione.

Agli interventi del Movimento Cinque Stelle e di Tommaso Fattori, seguono oggi anche quelli d Maurizio Gasparri, proprio su Bpm e di Dario Damiani di Forza Italia.

“La Bpm sta crescendo e sta conducendo importanti operazioni sul mercato. Leggiamo sui giornali alcune indiscrezioni secondo le quali la Bpm dovrebbe assorbire il Monte dei Paschi di Siena. Sarebbe un modo forse per zavorrare una banca che sta muovendosi in modo molto dinamico. Il Monte dei Paschi di Siena, devastato dal Pci, Pds, Pd, con un’azione che si è protratta nei decenni, rappresenta un problema per il Paese. Lo Stato è dovuto intervenire per mettere riparo ai danni fatti dalla sinistra bancaria a Siena, alla Toscana, al Paese. Ora si vuole scaricare il disastro Mps su Bpm? È bene avvertire tutti coloro che stanno investendo nella banca Lombarda, tutti i correntisti, tutti i risparmiatori. Per la Bpm il Monte dei Paschi di Siena potrebbe essere un peso mortale. Il governo sta dando questo ordine? Gualtieri attua questa politica per mettere riparo ai guai fatti dalla sua parte politica e scaricare sulla Bpm il disastro Mps? Attenzione. Lancio un vero e proprio allarme. Azionisti, investitori, risparmiatori che hanno la Bpmcome riferimento stiano attenti. La sinistra vuole scaricare su altri i disastri che ha prodotto”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

“Apprendiamo da un’intervista alla presidente della Commissione di inchiesta sulle banche, Carla Ruocco, l’apertura alla nazionalizzazione di Mps. Bene, purchètale disponibilità valga anche per altre situazioni, come la nascita della Banca del Mezzogiorno dalla crisi della Banca Popolare di Bari”. Lo scrive in una nota il senatore di Forza Italia, Dario Damiani. “E’ il momento opportuno per operazioni coraggiose, in cui lo Stato faccia sentire la sua fattiva presenza – aggiunge – Noi sosteniamo fin dall’inizio la necessita’ che lo Stato giochi un ruolo primario nella futura Banca del Mezzogiorno e sarebbe anche ora di passare dalle parole ai fatti, creando una banca pubblica che supporti investimenti e attività d’impresa al Sud”.

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