Maurizio Sani, presidente della Pianese (foto di Filippo Lorenzetti)

Dopo tredici anni, il patron delle Zebrette ha deciso di farsi da parte

Un giorno all’improvviso…” é l’inizio di uno dei cori più famosi cantati dalle tifoserie calcistiche italiane, reso ancora più celebre dalla particolare versione degli ultras del Napoli. Il successivo “mi innamorai di te”, diversi chilometri più a nord, si é trasformato però in un vero e proprio cataclisma: “un giorno all’improvviso”, infatti, il presidente della Pianese Maurizio Sani ha deciso di dimettersi dal suo incarico all’interno della società. Un fulmine a ciel sereno che ha stupito tutti gli addetti ai lavori e il calcio dilettantistico locale, che nella figura del Presidentissimo avevano sempre trovato un esempio di programmazione e successo.

A comunicare la decisione del patron bianconero é stata propria la Pianese attraverso un comunicato: “in merito alle notizie diffuse da alcune testate online – si legge -, la U.S. Pianese comunica che Maurizio Sani conferma le dimissioni dal ruolo di Presidente della Società, ma smentisce categoricamente e nella maniera più assoluta che tale decisione sia dovuta a contrasti con l’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio e anche con le Contrade che correranno il Palio. Va all’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio il nostro ringraziamento per gli ingenti investimenti da sempre, e in particolare negli ultimi anni, effettuati sullo stadio Comunale di Piancastagnaio, nonché per l’importante sostegno in ordine all’assunzione della fideiussione a garanzia del mutuo acceso dalla U.S. Pianese per gli ultimi lavori eseguiti nell’anno 2020″.

Non sono chiare, insomma, le motivazioni che hanno dettato tale scelta. Sani, fondatore del marchio Stosa, é stato presidente delle Zebrette dal 2009: in quello stesso anno, la squadra bianconera vinse il proprio raggruppamento di Eccellenza con il record di punti di sempre in Toscana (81). Dopo svariati anni in Serie D, la massima serie dilettantistica, nel 2018/2019 arrivò la prima storica promozione in Serie C: tra i professionisti la rosa allora allenata dall’ex Torino e Pisa Marco Masi stette soltanto un anno, retrocedendo ai playout.

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