Saranno destinati a progetti sostenibili, etici e sociali parte degli utili di Terrecablate, che divenuta società di benefit reinvestirà nel territorio senese

Terrecablate diventa una società di benefit, a comunicarlo è stato l’amministratore unico Marco Turillazzi e il presidente del Consorzio Terre Cablate, Michele Pescini. Il passaggio alla nuova forma societaria avvenuto due giorni fa, ha dato il via ad un nuovo modo di fare impresa dove sostenibilità, etica e sociale saranno alla base dei nuovi progetti che verranno promossi sul territorio della provincia di Siena. Approvato anche il bilancio di esercizio 2020 con un utile di 500 mila euro.

“Il nostro sarà un approccio duale – ha chiarito Turillazzi – la società destinerà parte degli utili al socio di riferimento, il consorzio Terrecablate, ma perseguirà anche un dividendo etico da destinare a progetti per il benessere sociale. Vogliamo reinvestire nel territorio con progetti sostenibili, etici e sociali concedendo maggior attenzione agli stakeholders in cui operiamo.”

“Crediamo che questo nostro nuovo modo di fare impresa -ha aggiunto l’amministratore unico- verrà apprezzato dai nostri clienti e da chi non lo è ancora. Ci differenzieremo infatti dalle altre società di telecomunicazioni che puntano al solo business e non prevedono ricadute economiche sul territorio”.

Fiducioso del nuovo indirizzo societario il presidente del Consorzio Terrecablate Pescini: “Con la trasformazione in società di benefit Terrecablate reti e servizi certifica la propria identità, votata sin dalla nascita allo sviluppo del territorio senese, portando servizi in aree non economicamente convenienti per gli operatori tradizionali. Oggi possiamo testimoniare che fare impresa in maniera responsabile, sostenibile e trasparente è possibile”.

Terrecablate è, d’altra parte, un fiore all’occhiello per tutti i 35 comuni della provincia di Siena: “Un sistema virtuoso -così lo ha definito Pescini- in grado di non disperdere le risorse economiche generate dal territorio e che proprio a quel territorio vengono redistribuite. Per questo motivo, abbiamo deciso di rinunciare a 150mila euro di dividendi da destinare al nuovo corso di operazioni sostenibili a beneficio della collettività, del suo futuro del suo ambiente incontaminato e unico nel mondo”.

Nel concreto: “Stiamo definendo in questi giorni gli investimenti che verranno fatti e che saranno certificati da un organismo esterno -ha specificato Turillazzi- abbiamo previsto milioni di investimenti per il 2021, per esempio collegheremo Gaiole con Radda in Chianti, poi ci sarà qualche investimento sulle Volte Basse, un progetto di infrastrutturazione del comune di Radicondoli che sarà il borgo simbolo della rivitalizzazione e di alcune zone abitative di Siena, su Costalpino e Costafabbri”.

Ma in ballo ci sarebbero anche altre tipologie di progetti che potrebbero coinvolgere le associazioni a sostegno delle donne, come Donna chiama Donna ma anche la Caritas. In lizza anche un possibile progetto di educazione civica digitale, per le scuole medie. Tutto questo con lo scopo, però, di non “duplicare gli investimenti”. Perché, come ha fatto notare Turillazzi: “Manca una cabina di regia, un coordinamento sugli investimenti. Spero che questo nuovo ministero riesca ad intervenire su tale fallimento”.

Intanto Terracablate continua a dimostrare la sua solidità come azienda. Anche quest’anno ha registrato un utile netto di 555.848 euro ed un fatturato pari aa 5.576.325 euro, segnando un incremento del valore della produzione del 9%, con un accresciemento dell’utile di esercizio aumentato del 60%.

Il trend positivo si inserisce in un anno particolarmente complesso. La pandemia ha fatto registrare un aumento della domanda, dovuto alla necessità di aziende e privati di utilizzare strumenti quali smart working e didattica a distanza in piena emergenza epidemiologica.

Per Terrecablate il 2020 ha segnato il completamento della rete Montalcino-Sant’Angelo in Colle, gli interventi in Valdorcia e nei quartieri di Ruffolo e Costafabbri a Siena. In piena pandemia, durante il lookdown, ha sospeso il pagamento delle bollette dei propri utenti rinviandole di cinque mesi e pagato in anticipo rispetto alla scadenza, le fatture ai propri fornitori.

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