È stato presentato questa mattina #FMS20, il calendario delle iniziative che celebreranno i 20 anni di Fondazione Musei Senesi

Una tappa importante di un lungo e articolato percorso che merita i dovuti festeggiamenti: un calendario denso di iniziative, appuntamenti scientifici, convegni, confronti e idee ma anche divertimento celebrerà questo traguardo che rappresenta, in realtà, un nuovo punto di partenza per quella che è una delle più ampie e longeve reti museali italiane e internazionali.

“In questo momento storico – afferma il presidente di FMS, Alessandro Ricceri – un compleanno come questo, per un’istituzione culturale, è particolarmente significativo, soprattutto se si pensa ai cambiamenti che abbiamo dovuto affrontare: dalla riduzione di funzioni della Provincia, che è il nostro fondatore, alla crisi economica del nostro territorio, fino alle nuove configurazioni ministeriali. La nostra gratitudine va alla Provincia, appunto, alle amministrazioni comunali e alla Regione Toscana, ma anche alla Fondazione Monte dei Paschi e a tutti quei soggetti che in questi anni ci hanno sempre sostenuto e dato fiducia: il loro impegno, anche ideale, di tenere unita la proposta museale di un intero territorio è un regalo unico“.

Il 2023 sarà un anno intenso che metterà al centro del dibattito il ruolo essenziale del museo e del patrimonio culturale. Il programma di #FMS20 si muoverà attorno ad alcuni nuclei strategici: un rinnovato impegno sugli aspetti scientifici legati alle collezioni e su quelli gestionali delle reti museali: un focus particolare sulla sostenibilità, anche rispetto al ruolo sociale ed educativo dei musei; il proseguimento del percorso avviato sul tema dell’accessibilità con una declinazione ulteriore rispetto all’accoglienza; infine, momenti di partecipazione e coinvolgimento dei pubblici.

“Continuiamo a metterci in gioco – commenta la direttrice della Fondazione Elisa Bruttini – con un programma che offre spunti di riflessione su molti temi di cui i musei non possono fare a meno di occuparsi e su cui tutti noi siamo costretti a interrogarci. Il nostro patrimonio culturale ci rappresenta e ci appartiene, speriamo che attraverso queste tante e varie iniziative le comunità locali, ma anche i visitatori tutti, riscoprano un legame con i musei. Un desiderio da esprimere spegnendo le candeline? Che i nostri musei parlino sempre di più a chi li frequenta. Non cartoline dal passato, ma laboratori di futuro”.

Intervista a Elisa Bruttini, direttrice della Fondazione e al Presidente Alessandro Ricceri

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