L’imprenditore Marrocchesi Marzi sostenuto dal centrodestra per le suppletive a Siena: “Sono un civico a disposizione della comunità. Serve un progetto politico per il territorio e per Siena”

“Comincia l’avventura, la mia piccola personale discesa in campo. Siccome sono un agricoltore, di campi me ne intendo”. Inizia con questa battuta l’avventura di Tommaso Marrocchesi Marzi, che correrà per le elezioni suppletive alla Camera dei Deputati in programma nel prossimo autunno. I cittadini del collegio Toscana XII dovranno scegliere il sostituto di Pier Carlo Padoan, prima cooptato e poi presidente di Unicredit. Mentre il centrosinistra deve ancora districarsi fra le ipotesi di candidati emerse fin qui, il centrodestra ha scelto: Marrocchesi Marzi comincia la sua campagna elettorale che, dice, “sarà incentrata sui temi del territorio” sostenuto da Lega (che lo ha proposto), Forza Italia, Fratelli d’Italia e Cambiamo.

“C’è stata un’indicazione ufficiale – racconta il candidato – io mi impegno da civico e da espressione della società civile, pur avendo ricevuto il gradimento di tutta l’area politica. Serve un progetto politico di ascolto delle criticità del territorio e propositivo. I tempi di un eventuale mandato sono ridotti, ma come garanzia c’è la mia figura che si è formata professionalmente e culturalmente in questo territorio. Io sono a disposizione adesso, durante e anche dopo. Io imprenditore di successo? Sono di successo i risultati del mio lavoro. In questo momento Siena ha bisogno di un alfiere della senesità e dell’espressione più ampia di questa accezione, che comunque comprende tutto il territorio. A prescindere dall’esito credo che potrò dare una mano importante. I temi? Sono tanti, tutti mi preoccupano. Sono riconducibili a una sciatteria politica su vari livelli: a partire dal fatto che i candidati eletti qui non si sono mai fatti vedere, per esempio. Volendo da questa situazione estrarne uno, certamente il tema Monte dei paschi mi preme molto. La banca deve rimanere sul nostro territorio per essere un presidio sociale e un garante di una pacifica coesistenza sociale. Sarebbe come chiudere una filiale in un borgo o chiudere una stazione dei Carabinieri”.

“La sinistra in questo momento – dice ancora – è molto più preoccupata delle dinamiche nazionali che di quelle senesi. Continuano a dividersi o a cercare accordi con i Cinquestelle. La loro agenda è preoccupata di più dalle questioni di Roma per esempio, posso anche comprenderlo, ma non da senese. Sono aspetti che sanno molto di ‘politica politicante’ e non di soluzioni dei problemi. I nomi? Mi piacerebbe vivere il derby Pisa -Siena (riferimento a Enrico Letta, ndr), ma ben venga un nome importante, finirebbe per dare un po’ di attenzione sul nostro territorio, cosa che ci vuole”.

Marrocchesi Marzi ha 54 anni, è laureato in Economia e commercio esperienza di management internazionale, è responsabile della gestione della Tenuta di Bibbiano, di cui è proprietario assieme al fratello Federico. Marrocchesi è dal 2012 nel cda del Consorzio Vino Chianti Classico, presidente del Distretto rurale del Chianti, vice presidente della Fondazione per la tutela del territorio del Chianti. In passato è stato anche consigliere comunale a Castellina in Chianti, ma non ha tessere di partito e si definisce “civico”.

Presenti a via ufficiale della campagna elettorale, questa mattina, il sindaco di Siena Luigi De Mossi, la senatrice della Lega Tiziana Nisini, sottosegretario al ministero del lavoro e i tre rappresentanti regionali del centrodestra Fabrizio Rossi (Fdi), Massimo Mallegni (Forza Italia) e Mario Lolini (Lega), introdotti dal commissario provinciale della Lega Guglielmo Picchi. Presente anche Simone Spezzano, rappresentante di Cambiamo, la lista di Toti, oltre a tanti rappresentanti provinciali e locali del centrodestra.

L’intervista integrale di Tommaso Marrocchesi Marzi.

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