Giuseppe Conte più un gossip che realtà. Nel centrosinistra scontro Rossi-Ceccarelli con Valenti terzo incomodo. Scaramelli verso la candidatura. Tommaso Marrocchesi Marzi per il centrodestra

Forse più un gossip di una realtà? La candidatura di Giuseppe Conte, ormai ex premier, alle suppletive di Siena, che si dovrebbero tenere entro il 20 maggio, sembra scemare con il passare delle ore. Lo stesso ex presidente del consiglio ha detto di “non saperne nulla”.

La candidatura di Conte avrebbe potuto avere una logica politica tutta romana: rinsaldare l’alleanza Pd-Leu-Cinquestelle dopo il suo esecutivo e in vista di quello di Mario Draghi. Inoltre lanciare lo stesso Conte verso un’eventuale nuova candidatura a fine legislatura. Rimanere nell’oblio “politico” per un paio di anni, senza visibilità e seggio in Parlamento porrebbe maggiori difficoltà in questa strategia.

I problemi sono due. Per prima cosa in Toscana l’alleanza Pd-Cinquestelle non esiste, nonostante qualche tentativo in campagna elettorale, i grillini sono all’opposizione in Regione e, almeno per il momento, potrebbero rimanerci. Per seconda cosa il territorio. Il popolo Dem e del centrosinistra ha già digerito in passato Giuliano Amato, Franco Bassanini e lo stesso Piercarlo Padoan (desginato presidente Unicredit e per questo dimissionario dal Palramento), catapultati da queste parti perché sicuri di passare. La corsa rischia di spezzarsi in un collegio, quello Toscana XII, dove c’è il capoluogo e ci sono i comuni della Valdichiana aretina, in cui il centrodestra è maggioranza, mentre non c’è la Valdelsa, roccaforte del Pd in provincia di Siena. “Un candidato non del territorio e grillino – dice la base – fa saltare il banco”.

Alla fine, dunque, il centrosinistra dovrebbe virare su uno fra Enrico Rossi, ex governatore della Toscana e Vincenzo Ceccarelli, ex assessore di Rossi e attuale capogruppo in Regione. Terzo incomodo il segretario provinciale del Pd Andrea Valenti. L’asse Pd-Leu sarebbe salda su questi nomi, difficile che della coalizione faccia invece parte Italia Viva, sempre più convinta della candidatura di Stefano Scaramelli. Il Movimento Cinque Stelle, alla fine, potrebbe accodarsi al Pd.

Attende invece solo di ufficializzare la propria candidatura il centrodestra. La Lega ha scelto da tempo Tommaso Marrochesi Marzi, il Carroccio dovrebbe fare entro breve il passaggio al tavolo del centrodestra, ma Fratelli d’Italie Forza Italia non avrebbero obiezioni al riguardo.

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