L’intera area intorno allo stadio completamente bloccata per le partite in casa della Robur, anche infrasettimanale e con pochi tifosi ospiti. Una situazione davvero necessaria?

Viale Venticinque Aprile, viale Vittorio Veneto, viale dei Mille, viale Curtatone, via Federigo Tozzi. Sono queste le aree intorno allo stadio Artemio Franchi di Siena che sono interessate a divieto di sosta e chiusura al transito in occasione delle partite interne dei bianconeri. Quella formata da queste strade è un’arteria importante di collegamento diretto al centro città interessata però a chiusura spesso la domenica, ma alle volte anche durante la settimana come in occasione dell’ultima sfida tra Robur e Fermana dello scorso martedì. Il blocco stradale in occasione delle partite, un dettaglio che ricorda molto i gloriosi anni della serie A quando arrivavano al Franchi squadre come Juventus, Roma, Milan e Inter con al seguito centinaia se non migliaia di tifosi. Oggi però la situazione e ben diversa: nella maggior parte dei casi, se si escludono incontri particolari con tifoseria “calde”, difficilmente giungono in città più di una manciata di tifosi al seguito degli ospiti, per di più durante i turni infrasettimanali. La domanda che si pongono i cittadini è la seguente: “ha senso continuare a bloccare completamente una zona della città, peraltro comprendente abitazioni e attività commerciali, in occasioni di partite che muovono relativamente pochi tifosi?”

“Indipendentemente da tutto, anche dal numero dei tifosi, ci sono da considerare alcune zone di massima sicurezza per le quali è necessaria una organizzazione di un certo tipo – spiega il comandante della Polizia Municipale Marco ManganelliPurtroppo la posizione dello stadio, immersa nella città, impone dei provvedimenti per motivi di sicurezza che non dipendono da noi”.

Le decisioni per quanto riguarda situazioni di questo tipo di ordine pubblico spettano infatti alla Questura, che per motivi di sicurezza sembra poter fare ben poco per cambiare la situazione. Molte norme infatti valgono a prescindere dalla categoria o dal numero di tifosi presenti per quanto riguarda uno stadio di queste dimensioni, comunque grandi considerando che si trova all’interno del perimetro cittadino, attorno al quale girano comunque diverse centinaia di persone in occasione delle partite.

Se per il transito delle auto le forze dell’ordine possono fare ben poco, diversa è la situazione per il transito pedonale. A differenza dei tempi della Robur in serie A infatti, adesso ai pedoni difficilmente viene impedito il transito nell’area che circonda l’Artemio Franchi. “Ultimamente, salvo nei 5/10 minuti che seguono l’uscita dallo stadio della tifoseria ospite, il passaggio delle persone è sempre stato consentito – spiega il comandante Manganelli – In passato ci sono state situazioni di questo tipo con alcuni disagi purtroppo provocati, adesso in poche circostanze è stato necessario adottare dei provvedimenti per evitare il transito pedonale, ma solo per ordine e sicurezza pubblica, come ad esempio in occasione della sfida contro la Reggiana durante l’uscita dei tifosi ospiti. Prima era interrotta la circolazione pedonale da Viale dei Mille in occasione delle partite, adesso invece è consentito il passaggio sul marciapiede. Ove possibile, per quello che ci riguarda come Polizia Municipale, cerchiamo di fare gli sforzi possibili per creare minori situazioni di disagio ai cittadini

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