E a Forzoni dice: “Vogliamo parlare dell’imbarazzo che creò il suo comportamento durante il palio dell’Assunta 2019?”

Prosegue il botta e risposta tra Pietro Staderini la maggioranza del consiglio comunale di cui faceva parte. Staderini replica al Consigliere comunale Forzoni e al Gruppo Consiliare di Forza Italia, per quanto riguarda le critiche da loro avanzate per la scelta, appunto, di uscire dalla maggioranza.

“A differenza dei politici, i politicanti hanno la memoria corta e questo è un peccato, poiché la consapevolezza del passato consente di proiettarci nel futuro.

A seguito della mia uscita dalla maggioranza alcuni di questi politicanti, che non chiamerò mai “truppe cammellate”, si affannano ad aggredirmi dimenticando quello che è stato o successo.

Al Consigliere Forzoni, oggi paladino della difesa della maggioranza, che denigra politicamente la mia scelta, non voglio ricordare l’imbarazzo che causò a tutti noi componenti della maggioranza, a seguito del suo comportamento durante la Carriera dell’Assunta del 2019, con tutto quello che ne seguì con le varie richieste di dimissioni, anche dalla Commissione Palio. Fu coinvolta “sine culpa”, anche la sua contrada che, ”per esigenze educative” decise di di occuparlo nei servizi del museo.

Non sta a me ricordare l’imbarazzo che causò in tutti noi consiglieri di maggioranza, quando venne affrontato per apologia di fascismo.

Noi non possiamo dimenticarci che siamo rappresentanti della maggiore istituzione rappresentativa della città!

In relazione, invece, alla poca collaborazione per la quale Forza Italia punta il dito contro di me, l’approssimazione e la strumentalità di questo è nei fatti.

Anche qui non voglio ricordare le mie tante collaborazioni a favore degli azzurri: una su tutte? Il mio voto a favore dell’attuale Capogruppo, in occasione delle elezioni del Consiglio Provinciale.

Diverse altre non le voglio né devono essere elencare e le tralascio.

Consiglierei quindi, prima di scrivere, l’utilizzo di meno strumentalità e più oggettività, magari accompagnate da una maggiore serenità d’animo e meno suggestioni di terzi.

Noi, Consiglieri comunali, dovremmo essere dei politici.

Nonostante la mia uscita dalla maggioranza e gli ultimi malumori provenienti dalla ex lista civica del Sindaco, il Primo cittadino, non avendo voluto concedere apparentamenti elettorali, ha ancora una solidissima maggioranza in Consiglio.

Perché dunque, l’uscita di un solo consigliere della maggioranza provoca queste fibrillazioni?”

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