Il sindacato dei pensionati chiede un confronto con l’USL Toscana Sud Est, la SdS Senese e il Comune di Montalcino

La Lega SPI CGIL Valdarbia-Valdorcia ha riflettuto a lungo su quanto emerso in un anno e mezzo di emergenza socio-sanitaria determinata dall’epidemia Covid 19; oggi, alla luce di quanto accaduto, possiamo dire con fermezza che abbiamo pagato a caro prezzo, soprattutto fra la popolazione più fragile ed anziana, i tagli della sanità pubblica attuati, nonostante le proteste sindacali, negli ultimi 20 anni.

Inoltre l’impoverimento del servizio sanitario pubblico, a fronte della crescente richiesta di assistenza, ha consentito l’espansione della sanità privata con attivazione di servizi nelle aree centrali e già più servite del Paese che consentono un rapido ritorno economico, accentuando lo squilibrio tra aree interne e spopolate ed aree interurbane.

L’emergenza ha altresì dimostrato che il grande impegno degli operatori sanitari nei centri ospedalieri non è riuscito a contenere l’epidemia evidenziando una forte carenza dell’assistenza socio sanitaria territoriale anche nella nostra Toscana.

Le risorse straordinarie previste dal PNRR rappresentano un’occasione unica ed irripetibile per una profonda rivisitazione degli assetti preesistenti per quanto riguarda i servizi socio sanitari nel territorio destinati ai cittadini in genere e alle persone anziane e fragili in particolare.

Per questo i pensionati dello SPI CGIL avvertono la necessità di effettuare una verifica dell’efficacia delle strutture esistenti, in particolare per quanto riguarda la Casa della Salute e l’annesso Ospedale di Comunità di Montalcino.

Un presidio socio sanitario che per la sua collocazione può tentare di colmare il vuoto socio sanitario esistente nel territorio tra l’Amiata e Siena.

L’urgenza di fare il punto della situazione è essenziale per essere pronti a recepire le indicazioni previste dal Decreto sulle Case di Comunità della Salute di cui è annunciata l’uscita nel prossimo autunno nonché quelle contenute nelle “disposizioni attuative” deliberate dalla Regione Toscana.

Il futuro di questa struttura non può essere un impegno del solo Comune e delle associazioni locali che hanno contribuito attraverso cospicui finanziamenti. Per questi motivi la Lega dello SPI CGIL di concerto con la CGIL Confederale chiede alla USL Toscana Sud Est, alla SdS Senese e al Comune di Montalcino che venga previsto celermente un confronto sulla verifica delle funzioni della Casa della Salute e dell’Ospedale di Comunità coinvolgendo tutte le rappresentanze sociali.

Fiduciosi di potersi presto confrontare, come sempre saremo vigili ed incalzeremo le autorità preposte affinché i nostri cittadini possano godere di una sanità territoriale efficiente ed accogliente, in cui il paziente non sia mai un cliente ma una persona momentaneamente ammalata da curare, guarire e restituire in buona salute alla società.

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