Il candidato al consiglio regionale denuncia la situazione della Grancia di Cuna, della scuola materna di Ponte a Tressa e lo stato di abbandono della strada Monteroni – Monsindoli

“A seguito di alcune segnalazioni mi sono recato in Val d’Arbia, in particolare nel Comune di Monteroni d’Arbia dove ho potuto constatare lo stato di abbandono o di incompiutezza di importanti opere pubbliche promesse dalle amministrazioni del PD.”

Interviene così Nicola Sisi, candidato al Consiglio regionale nel collegio di Siena per la lista Toscana Civica

Mi sono recato anzitutto presso la Grancia di Cuna, l’antico granaio risalente al quattordicesimo secolo: già negli ultimi mesi del 2016, dopo il fallimento della precedente ditta appaltatrice e la stipula dei nuovi accordi con i condomini, erano ripresi i lavori di risanamento e conservazione per un costo stimato di 500 mila euro. Peccato che ancora oggi dopo quattro anni e nonostante la iniziale ripresa dei lavori, ecco che la Grancia è sempre un cantiere aperto, con tanto di impalcature a vista da molti chilometri di distanza. 

“Un’opera come questa, così vicina alla Via Francigena e di grande rilevanza storica meriterebbe di essere valorizzata per ridare impulso al turismo e quindi alla economia locale. Ma evidentemente il rilancio del turismo non è mai stato nell’agenda dell’amministrazione di centro sinistra. Peccato perché ciò si risolve in un danno soprattutto per gli operatori alberghieri della Val d’Arbia”.

“Ho fatto tappa, sempre su segnalazione di alcuni cittadini, a Ponte a Tressa dove in questo caso ho avuto modo di constatare un’altra situazione incresciosa: da oltre dieci anni i cittadini attendono l’ultimazione dei lavori della nuova Scuola Materna su cui sia la attuale sia la precedente amministrazione di centro sinistra si sono fatte belle in campagna elettorale.

La situazione dopo oltre dieci anni è quella di un cantiere ancora aperto per l’ultimazione di un edificio che poteva essere realizzato in meno della metà del tempo”.

“Mi sono poi soffermato sullo stato di abbandono della strada variante Monteroni d’Arbia- Monsindoli o meglio sulle decine di scheletri di cemento che fanno rabbrividire i turisti, sbalorditi dal fatto che nel mezzo del paesaggio più bello del mondo si sia permesso un tale scempio.

Su quest’ultima opera la Regione ha una buona parte di responsabilità per questo se sarò eletto mi impegnerò affinché la strada sia portata a compimento perché non possiamo più tollerare questo stato di abbandono”.“

Penso quindi che i cittadini della Val d’Arbia meritino di più in termini di infrastrutture, turismo e servizi essenziali alla persona come la scuola. L’opportunità di cambiare c’è, basta una croce sulla scheda elettorale per mandare a casa chi ha fatto solo promesse non mantenute”.

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