Presentati due spettacoli teatrali di fine laboratorio mentre le attività continuano in tutta la provincia
Sono andati in scena nel corso delle ultime settimane i ragazzi di Sinalunga e Città della Pieve per le restituzioni dei laboratori teatrali del progetto “Atlantide – Teatri d’approdo“. Le compagnie “Orto del Merlo” di Cetona e “Corps Rompu” di Sinalunga, partner del progetto, hanno lavorato con i giovani degli istituti superiori su “Le Città Invisibili” di Italo Calvino e su “La Tempesta” di William Shakespeare.
Da ormai 6 anni il progetto “Atlantide” porta avanti una visione di teatro sociale per i giovani e per le persone marginalizzate dalla società: 9 compagnie della provincia di Siena (oltre alle due già menzionate presenti anche laLUT, Teatro Povero, Straligut, Theatrikos, Opificio Badesse, Topi Dalmata ed Egumteatro), con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, stanno investendo risorse, tempo ed energie per creare una serie di iniziative per aiutare i giovani cittadini del senese a scoprire nuovi linguaggi espressivi, misurarsi con il teatro e crescere. Il tutto viene realizzato dalle varie compagnie con laboratori e percorsi, in varie dimensioni e realtà. Dalle scuole, alle strutture ospedaliere a quelle penitenziarie, con la vera forza del progetto che è rappresentata dalla visione comune e dalla capacità sviluppata dalle compagnie nel “fare rete“.
In questo caso, i due spettacoli sono andati in scena coinvolgendo l’Istituto Superiore d’Istruzione “Italo Calvino” di Città della Pieve, e gli allievi del laboratorio Teatrale del Comune di Sinalunga. Nel liceo umbro il lavoro è stato curato dalla regista e pedagoga Laura Fatini, con il supporto della tutor Martina Amadori, nel comune in Valdichiana invece la responsabile è stata la regista e formatrice Maria Claudia Massari, coadiuvata da Elisa Buracchi, Letizia Buracchi e Viola Cencini in qualità di Tutor. Queste figure, individuate fra giovani attivi e con pregresse competenze in campo teatrale, rappresentano un’altra delle opportunità di crescita offerte dal progetto, con l’obiettivo di responsabilizzare e far crescere aspiranti formatori in ambito artistico.
“Sono molto contenta del lavoro, ho visto i ragazzi crescere lungo il percorso laboratoriale e speriamo che il valore di quanto fatto venga capito in profondità.” ha detto Massari a margine dello spettacolo. Interrogata circa la possibilità di replicare l’esperienza si è detta più che disponibile, aggiungendo: “L’obiettivo del nostro progetto è quello anche di dare continuità, in modo da costruire con ambizione una formazione quanto più possibile completa per i giovani del territorio. Speriamo che le istituzioni continuino a credere in quello che facciamo”.