Una città diversa: si torna ai silenzi di marzo fra Piazza del Campo e il “corso”, Siena si immerge nella prima notte del “coprifuoco”

Prima notte di “coprifuoco” a Siena. Città deserta, le vie che il venerdì notte sarebbero state piene di persone, giovani, studenti e non solo. Locali aperti e gremiti, bicchieri, panini e pizze, anche consumati a orari improbabili. E camerieri trottanti fra i tavoli. Invece il silenzio, il risuonare dei (pochi) passi che rimbombano fra le vecchie mura del centro storico.

E’ la prima notte del “coprifuoco”, il divieto assoluto di circolazione dalle 22 alle 5, anche se si può uscire con l’autocertificazione, ovvero per comprovati motivi familiari o di lavoro. La mente torna indietro, a qualche mese fa, al periodo di lockdown, quando quei silenzi erano anche diurni. Eppure qualcuno ci prova, esce con il cane. O semplicemente per esigenza personale si avventura per quei vicoli, quasi nascondendosi. Non tanto dalle forze dell’ordine, che controllano il territorio e passano a più riprese, per cui diventa impossibile non incrociarle. Forse dal resto del mondo, quasi fosse una mezza colpa rientrare a casa dopo il lavoro, in un orario che il venerdì sarebbe una barzelletta per la “movida” e invece questa volta sa di trasgressione.

“I senesi saranno disciplinati” ha detto ieri il sindaco Luigi De Mossi. Lo sono stati ieri notte. Nessuno in giro, piazza del Campo deserta come mai, Siena risponde al “coprifuoco” facendo risplendere i suoi monumenti e risuonare Fonte Gaia. In attesa di giorni migliori, quando sarà liberata e potrà riabbracciarsi.

Le immagini di ieri notte.

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