Il tasso di crescita del sistema imprenditoriale provinciale si attesta a +0,37%, ma il numero totale di imprese registrate diminuisce del 2,6%

Nel 2022 in provincia di Siena sono nate 1.275 nuove imprese e ne sono state chiuse (escluse quelle d’ufficio) 1.172, con un saldo di +103 imprese.

“Dopo che nel 2021 si era assistito ad un primo recupero di quanto perso nel corso di un quadriennio caratterizzato dal segno negativo, – evidenzia Massimo Guasconi, Presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena – nel 2022 si conferma questa tendenza positiva. Il tasso di crescita del sistema imprenditoriale provinciale si attesta a +0,37%, al di sotto del dato toscano (+0,63%) e di quello nazionale (+0,79%). Nel 2022, rispetto al 2021, si è registrata una diminuzione del 3,5% delle iscrizioni ed una crescita delle dell’1,2% delle cancellazioni. Il numero complessivo delle imprese registrate si attesta a fine 2022 a 27.271 unità, il 2,6% in meno rispetto al dato di fine 2021: l’apparente incongruenza fra il tasso di crescita del +0,37% e la diminuzione del 2,6% delle imprese registrate è spiegabile con il livello particolarmente elevato delle cancellazioni d’ufficio (821 unità) che abbiamo effettuato come Camera di Commercio e che hanno interessato aziende presenti nel Registro delle Imprese ma che risultavano non più operanti da alcuni anni. Se alle sedi d’impresa aggiungiamo le unità locali operanti nel territorio provinciale il dato complessivo si attesta a 36.083 unità, lo 1,8% in meno rispetto al 2021. Il quadro evidenzia comunque un sistema economico che, pur alle prese con le incognite derivanti dalla crisi internazionale, dai rincari e dalla curva inflattiva, sta proseguendo in un percorso di recupero di solidità dopo la crisi pandemica.”

“Per quanto riguarda l’andamento occupazionale- evidenzia il Segretario Generale dell’Ente Marco Randellini – i segnali sono positivi: gli addetti delle imprese crescono del 2,1% attestandosi a 117.563 unità, mentre quelli delle localizzazioni aumentano del 6,6%, toccando quota 97.794. Tornando alle imprese, al 31 dicembre 2022 in provincia di Siena si contano 6.697 imprese femminili (imprese in cui la partecipazione di controllo e proprietà è detenuta in maggioranza da donne), l’1,9% in meno rispetto al 2021. Nel loro complesso le imprese in rosa rappresentano il 24,6% del totale delle imprese provinciali. I settori in cui la presenza femminile è più elevata sono l’agricoltura (1.618 imprese, 24,2% del totale), il commercio (1.383 imprese, 20,7%), i servizi di alloggio e ristorazione (915 imprese, 13,7%), e le altre attività dei servizi (683 imprese, 10,2%). Fra i principali settori quelli in cui le imprese femminili hanno peso più elevato sono: le altre attività di servizi in cui rappresentano oltre la metà delle imprese del settore (59%), sanità e assistenza sociale (42,3%), i servizi di alloggio e ristorazione (31,9%) e l’agricoltura (30%).

Sono invece 1.927 imprese giovanili (imprese in cui la partecipazione di controllo e proprietà è detenuta in maggioranza da persone di età inferiore a 35 anni), il 3,2% in meno rispetto al 2021.
Nel corso dell’anno 2022 le imprese giovanili hanno confermato la loro grande vitalità: sono nate infatti 356 nuove aziende e ne sono state chiuse 138. Il bilancio a fine anno è quindi ampiamente positivo: +218 imprese. Il dato sembra contraddittorio rispetto a quanto affermato poco prima: il motivo di questa discrepanza è da individuare nel fatto che la classe imprenditoriale è soggetta ad un progressivo invecchiamento, ragione per cui i saldi positivi della demografia imprenditoriale giovanile non riescono a bilanciare i flussi negativi dovuti al passaggio degli imprenditori al di sopra della soglia dei 35 anni.
I giovani forniscono comunque un contributo determinante alla natalità imprenditoriale visto che più di una nuova attività su quattro (27,9%) è costituita da under 35. Si tratta di un risultato di rilievo se si pensa che le imprese giovanili rappresentano soltanto il 7,1% delle 27.271 aziende che costituiscono il sistema imprenditoriale senese”.

“Alla fine del 2022 in provincia di Arezzo – conclude Randellini – si contano 2.474 imprese straniere (quelle in cui la partecipazione di persone titolari di carica o di quote societarie non nate in Italia risulta complessivamente superiore al 50%), l’1,2% in meno rispetto al 2021. Nel loro complesso rappresenta-no il 9,1% del totale delle imprese provinciali.
I settori in cui la presenza straniera è più elevata sono le costruzioni (659 imprese, 26,6% del totale), il commercio (450 imprese, 18,2%), l’agricoltura (434 imprese, 17,5%) e i servizi di alloggio e ristorazione (263 imprese, 10,6%). Fra i principali settori quelli in cui le imprese straniere hanno peso più elevato sono: le costruzioni, in cui rappresentano 18,7% del totale imprese di settore, i servizi alle imprese (12,2%), le altre attività di servizi (10,1%) e i servizi di alloggio e ristorazione (9,2%).
Fra i principali settori, quelli che hanno contribuito a determinare il segno negativo complessivo rispetto al 2021 sono il manifatturiero (-0,9%), le costruzioni (-9,7%), il commercio (-3,2%) e trasporti (-14%).
I settori caratterizzati dal segno positivo sono invece: agricoltura (+6,9%), servizi di alloggio e ristorazione (+1,2%), servizi alle imprese (+2%) e altre attività di servizi (+15,8%).”

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