“E’ stato bello ricevere tanto sostegno negli ultimi due mesi, ha fatto capire che Siena Jazz è una realtà internazionale. C’è stato un bell’intervento anche dell’assessore Benini”
Si è conclusa con un lieto fine la vicenda delle dimissioni del direttore artistico di Siena Jazz Franco Caroni. La decisione di fare un passo indietro era arrivata lo scorso luglio a causa di alcune incomprensioni con il Comune a proposito dello statuto dell’associazione. Tuttavia, i colloqui tra Caroni e il Sindaco De Mossi hanno portato ad un chiarimento e ad una soluzione, ovvero il passaggio di Siena Jazz da associazione a fondazione, e quindi è arrivata anche la revoca delle dimissioni.
“Con l’amministrazione comunale ci siamo intesi subito – afferma Caroni -, una volta chiarite velocemente certe situazioni, abbiamo pensato a come promuovere e spingere Siena Jazz, dato che volevamo che tutto questo avesse una fine positiva. E’ venuto immediatamente fuori il discorso della fondazione, che il Sindaco aveva già studiato per il Santa Maria della Scala. C’era bisogno di fare un restyling di quello che Siena Jazz aveva costruito anche burocraticamente, non solo didatticamente. Quindi la cosa è venuta abbastanza facilmente, anche se c’è voluto abbastanza tempo”.
“Utilizzeremo la legge della trasformazione eterogenea – spiega il direttore artistico – quindi non chiudiamo Siena Jazz, ma la trasformiamo in fondazione. Sarà un processo molto veloce e già studiato, si dovrebbe risolvere nell’arco di due mesi, forse tre. Questo è importante perché dobbiamo lanciare il nostro progetto per il futuro“
“E’ stato bello ricevere tanto sostegno negli ultimi due mesi – conclude Caroni -, è servito per far capire quello che è Siena Jazz, anche a livello internazionale. Tutti pensavano che potessero accadere anche cose ben più gravi, invece si sono risolte bene. C’è stato anche un bell’intervento dell’assessore Benini. Sono felice che alla fine siamo riusciti a trovare una soluzione e una strada per il futuro”.
L’intervista a Franco Caroni