Giovanni Amato, responsabile dello scouting del Siena: “Da Montanari nessuna spiegazione. Questo non è il mio stile per fare calcio”

Che succede intorno al Siena? La trama si infittisce sempre di più. Se sul campo la squadra ha sempre onorato la maglia, giocando una prima parte di stagione quasi impeccabile, non è più un mistero che la faccenda sia più complessa per quel che riguarda il versante della proprietà. Fin dai primi mesi di campionato nell’ambiente sono circolate alcune voci, in merito ad alcuni mancati pagamenti. Proprio a causa di questi mancate scadenze, domani potrebbe esserci una clamorosa contestazione da parte dei componenti dello staff del settore giovanile. Qualche giorno fa Giovanni Amato, responsabile dello scouting bianconero, si era confidato con noi. “Non sono mai stato pagato. Sono ancora un dipendente del Siena, perché allo stato attuale non ho ricevuto nessuna lettera di licenziamento, ma mi sono dovuto fermare per mancanza di mezzi“.

Amato era stato nominato responsabile dello scouting l’8 agosto scorso, ma conosce il presidente Montanari da più di un anno: “Prima ero ds di una squadra di Eccellenza su Roma – racconta -. Lui si era presentato con un’offerta per farci da sponsor, ci aveva promesso cinquantamila ma poi ce ne ha dati solo diecimila lordi. Nel frattempo mi ha proposto di lavorare nella sua azienda, la Global Service, e poi in estate mi ha fatto entrare anche nel Siena. Ho aspettato un po’ di tempo, ma gli stipendi e i contratti sia dalla Global Service che dal Siena, non arrivavano. Allora ho iniziato a chiedergli spiegazioni, ma lui mi ha sempre risposto che lo stressavo”.

La voce più insistente di questi mesi è stato il mancato pagamento dei vari componenti dello staff del settore giovanile, una notizia che non giunge nuova alle orecchie di Amato: “Questa era la situazione che mi era stata riferita fino a un mese fa – afferma -, adesso non so se ci sono stati sviluppi. Magari si accontentano di dire che hanno lavorato a Siena. Fare calcio non è questo, questo non è il mio stile di calcio. All’interno del Siena ci sono professionisti come il dottor Salvini e Paolo Mezzedimi (coordinatore del settore giovanile, ndr). La professionalità ripaga sempre nel tempo, a conferma che non ci sono molte persone che hanno capacità nel mondo del calcio. Avevo portato alcuni giocatori interessanti, ma poi è saltato tutto. Li avevo segnalati ad Alessio Ferroni e da quest’ultimo non ho mai avuto un riscontro positivo. Considerando che avevo degli investitori stranieri che volevano creare un progetto importante il presidente di questo non hai mai preso in considerazione. Tutto questo mi ha fatto fermare nel continuare a portare questi investitori a Siena. Ho costatato anche che alcuni tifosi sui social in queste settimane sono spaesati non avendo notizie dei progetti e ambizioni del Siena”.

Amato andrà fino in fondo con la sua battaglia, certo di essere dalla parte della ragione per amore del calcio: “Sono cinque mesi che lavoro per il Siena calcio – prosegue – e ho girato l’Italia cercando di scoprire talenti nel mondo del calcio. Faccio un grande in bocca lupo a tutta la città di Siena e a tutti i suoi tifosi. Magari un giorno potrò ritornare a lavorare a Siena con tanta serenità e professionalità”.

Giovanni Amato

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