Il 31enne, originario del Gambia, era stato arrestato nel 2018 per spaccio a Sinalunga

La polizia di stato ha effettuato ieri un accompagnamento presso un CPR (Centro per il Rimpatrio) di un cittadino del Gambia, 31enne. Dagli accertamenti svolti dai poliziotti dell’Ufficio Immigrazione è emerso che lo straniero non era legittimato a permanere sul territorio nazionale e, quindi, destinatario di un provvedimento di espulsione.

Nella prima mattinata è stato prelevato dagli agenti presso la Casa circondariale di Siena, ove lo straniero era detenuto per scontare la pena susseguente all’arresto, effettuato nell’agosto del 2018 a Sinalunga, per spaccio di hashish ad alcuni giovani del posto.

Ieri si è infatti concluso il suo periodo di detenzione per fine pena. Essendo prioritario l’allontanamento dal territorio di chi si è macchiato di gravi reati, la Questura ha organizzato il rientro in Patria, dato che non ha alcuna valida motivazione per continuare a soggiornare in Italia dopo la condanna.

Poiché non è stato possibile procedere ieri al suo rimpatrio in Gambia, in quanto il 31enne non è in possesso di un passaporto valido e non era disponibile un volo in giornata, con un dispositivo pianificato dal Dirigente dell’Ufficio Immigrazione, Il Questore Milone ha disposto l’accompagnamento ad un CPR, dove verranno concluse le operazioni finalizzate al rimpatrio nel più breve tempo possibile.

Anche attraverso queste procedure, perviste dalla legge, appare evidente come si realizzi una efficace strategia di lotta allo spaccio e un efficace contrasto all’ immigrazione clandestina.

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