“Maddaloni ci sta tramettendo grandi valori. Non credevo di poter essere decisivo in C, devo ringraziare i tifosi”

Domani il Siena sarà di scena al Porta Elisa di Lucca per cercare di ottenere un altro successo dopo quello di sabato scorso con l’Olbia. Uno dei protagonisti della sfida contro i sardi è stato Francesco Disanto, autore del gol del momentaneo 1-0 e di numerose giocate che hanno creato parecchi problemi alla retroguardia ospite. Per l’esterno offensivo bianconero non si è trattata della prima grande prestazione della stagione, ma solo dell’ultima di una lunga serie. Abbiamo allora intervistato uno dei giocatori più decisivi della Robur in questo campionato per conoscere il clima in vista del match contro la Lucchese e per sapere come sono andate le ultime settimane per la squadra.

Domani vi aspetta la trasferta di Lucca, come state preparando questa sfida?

“La stiamo preparando nel migliore dei modi. Sarà una partita difficile, come se giocassimo contro la prima in classifica, perchè tutte le gare hanno delle insidie. Veniamo da un risultato positivo e dobbiamo continuare su questa scia per portare punti a casa”.

Contro l’Olbia avete disputato una grande gara, siete in un periodo di grande fiducia?

“Lo siamo sempre stati, nostra forza è il gruppo. Ci sono grandi qualità anche nei singoli, però hanno sempre bisogno di un contesto di squadra. Contro l’Olbia abbiamo fatto una buonissima partita, l’errore più grosso è stato quel calo di concentrazione sui loro gol. Ma abbiamo avuto la forza di non mollare mai e così abbiamo trovato il gol della vittoria al novantesimo”.

Quanto è importante Maddaloni per voi?

“Da quando è arrivato ci ha dato un’impronta forte, che c’era pure prima, ma lui si è messo subito al servizio della squadra. Ci ha fatto capire quali sono le cose da migliorare, ci ha dato dei concetti e dei valori che stiamo seguendo con molta attenzione”.

Quanto hanno influito gli infortuni sulla vostra stagione fino ad ora?

“Nel calcio non bisogna mai avere alibi, però sicuramente un piccolo svantaggio ce l’hanno dato. Noi siamo stati bravi a non crearci problemi e ad andare avanti anche nelle situazioni di difficoltà, quando mancavano tre o quattro giocatori. Siamo stati bravi a sopperire queste assenze perchè abbiamo una rosa numerosa. Però perdere un giocatore crea sempre un po’ di problemi”.

Sei indubbiamente uno dei migliori in questo avvio, ti aspettavi di poter essere così decisivo?

“Sono onesto, negli ultimi anni ho giocato sempre in D e sono venuto a Siena per giocare in quella categoria. Volevo fare una grande annata e vincere il campionato, come voleva la società. Poi si è aperta questa porta della Lega Pro, che era nell’aria ma non me la aspettavo. Quindi mi sono sentito in difficoltà perché pensavo di non poter rientrare tra i piani della dirigenza in Serie C. Ma la società, mister Gilardino e ora mister Maddaloni mi hanno sempre fatto sentire tanta fiducia e questo per me è stato importantissimo. Sono felice per quello che ho fatto e che sto facendo, ci metto sempre tutto me stesso”.

Dopo il gol contro l’Olbia ti sei fatto tutto il campo per esultare con i tifosi, senti il loro affetto?

“Per il mio modo di vivere il calcio, i tifosi sono troppo importanti, ti danno quel qualcosa in più sia nei momenti positivi e che in quelli negativi. Mi è venuto istintivo andare sotto la curva, ci acclamano sempre ed esultare con loro è qualcosa di bellissimo. Come ho già detto in passato, li voglio ringraziare perchè è merito loro se ho dato qualcosa in più”.

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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