La squadra di Gilardino verso l’esordio con il Franchi vuoto: dopo il 7 ottobre potrebbe cambiare qualcosa

Il Siena calcio si gode una domenica di pausa dopo la conclusione del ritiro e la composizione del calendario. I bianconeri si ritroveranno sul sintetico dell’Acquacalda domani pomeriggio. L’obiettivo, finalmente, è fissato: domenica prossima, 27 settembre, il Siena affronterà l’Ostia Mare nella prima sfida stagionale.

Appuntamento all’Artemio Franchi alle ore 15, ma, con ogni probabilità, la gara sarà disputata a porte chiuse. Regna ancora l’incertezza, ma per il momento e nonostante alcune apertura in alcuni stadio di serie A (decisione presa dai presidenti di regione), gli impianti sportivi rimangono chiusi al pubblico, anche in serie D. Si sono fatte tante ipotesi: dalla possibile apertura fino a mille spettatori a quella in percentuale (fino al 25 per cento della capienza), ma lo stadio senese al momento domenica prossima non aprirà. E la squadra giocherà dunque senza pubblico.

Tutto questo fino al 7 ottobre, poi il ministro dello sport Vincenzo Spadafora ha paerto uno spiraglio. “Il Comitato Tecnico Scientifico – ha detto – su mia forte insistenza e dopo aver valutato nei giorni scorsi non ancora applicabile il protocollo della Lega Serie A, ha finalmente aperto uno spiraglio consentendo agli eventi sportivi “singoli” di avere fino a 1000 spettatori. Ha espresso ancora un no secco alla presenza di migliaia di spettatori agli “eventi continuativi”, tipo i campionati, accettando però la richiesta del Dipartimento per lo sport di aprire un percorso comune in vista del prossimo Dpcm, che entrerà in vigore dal 7 ottobre, anche alla luce dell’analisi dei dati successivi all’apertura delle scuole”.

“Nel frattempo – dice – i presidenti di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto hanno autonomamente deciso di aprire ai 1000 spettatori anche le partite di Serie A che si terranno sul loro territorio. Per questo motivo d’intesa col Ministro Boccia, che ringrazio per il prezioso lavoro di coordinamento, è stata convocata una riunione con i presidenti di Regione. Al fine di non fare disparità tra le squadre e come sperimentazione in vista delle prossime aperture, ho chiesto che questa decisione venisse estesa a tutto il territorio nazionale. Ringrazio il Ministro Speranza e i presidenti delle Regioni per aver condiviso questa linea. In vista della ripresa degli altri campionati valuteremo una soluzione equa anche per la serie B, C, e Lega Pro. Il mio obiettivo però è quello di consentire la partecipazione del pubblico per tutti gli sport e per tutte le categorie, arrivando a definire un protocollo unico che preveda una percentuale di spettatori in base alla capienza reale degli impianti: l’impegno che ci siamo presi durante l’incontro è quello di metterci subito al lavoro su questo. Occorre mantenere cautela, rigore e attenzione per riaprire bene, gradualmente, e non essere costretti a chiudere di nuovo: il quadro epidemiologico a livello europeo non è incoraggiante, noi dobbiamo stare attenti ed evitare precipitose fughe in avanti”.

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