Dieci giorni di spettacoli, concerti, presentazioni e laboratori che hanno visto la partecipazione di tante persone unite dalla stessa voglia di fare festa e di viverla in tutte le sue forme

La ventesima edizione del Festival Orizzonti doveva essere una Festa e celebrare il territorio, coloro che lo abitano, la cultura e ogni tipo di arte, e così è stato. Con il concerto Ad Astra delle violoncelliste Lorenza Plescan e Margherita Dispensa, organizzato nel particolare e suggestivo scenario dei Lavatoi, Chiusi e la Fondazione Orizzonti salutano il Festival Orizzonti 2022. Venti appuntamenti, distribuiti in dieci giorni, che hanno contrassegnato la vita artistica e culturale della città di Porsenna, con grande affluenza di pubblico a ogni appuntamento organizzato dal direttore artistico Marco Brinzi, dalla Fondazione Orizzonti, dal Comune di Chiusi, in collaborazione con la Fondazione Toscana Spettacolo.

Spettacoli, concerti, presentazioni e incontri, tutti tenuti insieme dal filo conduttore della Festa, hanno incontrato i gusti del pubblico sancendo il successo del festival e regalando momenti di divertimento e allo stesso tempo di riflessione e piacere, vissute negli scorci più suggestivi della cittadina chiusina. Le parole di Sergio Rubini, di Beatrice Schiros, di Lella Costa, l’esibizione dei laboratori della Fondazione magistralmente diretti da Alessandro Manzini, il teatro danza di Caterina Simonelli e Silvia Bennett, le originali presentazioni di libri di Veronica Galletta e Fabio Stassi, e poi ancora i concerti, il cinema, l’esclusivo party night dei Lavatoi, fino all’incontro della ‘Festa raccontata’ con i cittadini ucraini, hanno fatto sentire Chiusi una comunità unita dalla voglia di tornare a respirare e vivere la cultura in maniera immersiva, come un momento collettivo per divertirsi e divertire.

Quella del 2022 verrà sicuramente ricordata come un’edizione della riscoperta di quanto fosse bello immergersi nella cultura, nel teatro, nel cinema e nell’arte in generale, attraverso il piacere di fare Festa, una ‘festa dies’ per Chiusi e i chiusini.

“La festa – afferma il direttore artistico Marco Brinzi – era il tema della 20esima edizione di Festival Orizzonti e credo che festa sia stata vedendo la riposta del pubblico. La volontà di proporre un cartellone diversificato e versatile che potesse porre domande e regalare al pubblico anche momenti di leggerezza o di bellezza condivisa credo, come direttore artistico, che sia stata portata a termine. Non posso assolutamente non ringraziare lo staff e tutti i ragazzi della squadra tecnica. Tutte queste persone che lavorano “dietro le quinte” sono l’anima, i portatori sani di bellezza a Chiusi. È un festival che ha una storia importante e credo di aver fatto il possibile affinché questa storia venisse omaggiata,  affinché tornasse a far vivere le piazze e i luoghi di Chiusi dove mi sono sentito a casa sin da subito”. 

“Questa edizione del Festival Orizzonti – dichiara il Sindaco del Comune di Chiusi e Presidente della Fondazione Orizzonti d’Arte Gianluca Sonnini – è stata il giusto modo per onorare la ricorrenza dei 20 anni di festival e i 10 anni di Fondazione Orizzonti d’Arte. L’ottimo valore espresso dagli attori e la varietà della proposta artistica sono riusciti ad abbracciare i gusti di un pubblico ampio che ha risposto in modo positivo. È stata una bella emozione tornare a vedere piazza Duomo gremita di persone e si è respirata in questi 10gg l’aria di festa anche per le vie della nostra città. Sono molto soddisfatto del lavoro portato avanti in questi mesi da parte del direttore artistico del Festival Marco Brinzi, la sua professionalità e il suo entusiasmo sono stati determinanti nel coinvolgimento della nostra città”.

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