Oggi si è riunito il Consiglio territoriale per l’Immigrazione. Il territorio senese, ad alta vocazione agricola, non è potenzialmente immune dai fattori di rischio

A seguito della recente sottoscrizione del protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato, tra i Ministeri dell’Interno, del Lavoro e delle Politiche Sociali e quello delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e ANCI, il Prefetto di Siena ha riunito, in data odierna, il Consiglio territoriale per l’Immigrazione allo scopo di definire un quadro comune di iniziative volte a sviluppare le linee guida contenute nel citato documento.

Il territorio senese, ad alta vocazione agricola, per le presenza di estesi vitigni di elevato pregio, non è potenzialmente immune dai fattori di rischio che determinano lo sfruttamento lavorativo in agricoltura. Tra questi si annoverano il massiccio impiego di manodopera per brevi periodi, alloggi inadeguati alle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici del settore e la precaria condizione giuridica di diversi lavoratori migranti.

Proprio per evitare alterazioni del mercato del lavoro e per tutelare le aziende virtuose presenti sul territorio senese occorre mettere a sistema ed in modo integrato informazioni e azioni. In tale prospettiva la Prefettura con la collaborazione dell’Associazione Carretera Central, partner del progetto FAMI – IN.TE.SE, ha previsto l’istituzione di un Tavolo di lavoro permanente per il monitoraggio del fenomeno e l’analisi dei dati, nonché dei bisogni rilevabili in sede locale, utile per la definizione di indirizzi e linee di intervento da attivare in coerenza con il piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo agricolo 2020-2022 approvato in sede nazionale, nonché punto di riferimento per la programmazione degli interventi su base provinciale da ricomporre a livello regionale e centrale.

Con l’occasione sono stati già pianificati i primi incontri nelle prossime settimane, a cui parteciperanno gli enti competenti a vario titolo per mettere a fattor comune ed in modo integrato iniziative di prevenzione e contrasto allo sfruttamento dei lavoratori.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui