Servizio non garantito per venerdì 7 maggio. Fiscat Cisl: “Nessuna risposta dalla Regione e da Bezzini. Unica considerazione dall’assessore Appolloni”

Convocata per venerdì 7 maggio dalle ore 14 alle ore 20 l’assemblea delle lavoratrici del servizio di prenotazione della libera professione di Siena e provincia, a seguito dello stato di agitazione dopo le mancate garanzie sul futuro. Il servizio non sarà di conseguenza garantito, in quanto tutte le 15 donne coinvolte a Siena e provincia saranno impegnate in sede assembleare. Di loro, 8 sono distribuite nell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, 3 in Valdichiana, 3 in Valdelsa e 1 a Ruffolo.

Fisascat Cisl di Siena sottolinea che le lavoratrici sono in stato di agitazione da alcuni giorni in quanto le società di cui sono attualmente dipendenti hanno perso la gara di appalto del servizio e sono in attesa di sapere quale sarà il loro futuro dalla Regione Toscana e dal Consorzio che si è aggiudicato l’appalto.

“Abbiamo convocato l’assemblea perché entro il 15 giugno le dipendenti dovrebbero cambiare datore di lavoro ma ad oggi non sono state date garanzie né occupazionali né economiche e questo le costringe ad alzare la voce per chiedere il rispetto del proprio lavoro e della propria dignità – spiega Gianfranco Mazza della Fisascat Cisl di Siena –. Purtroppo, ad oggi, la richiesta di incontro inviata alla Regione Toscana, dove si chiede l’impegno a garantire sia i livelli occupazionali che le condizioni contrattuali ed economiche, non ha ricevuto risposta”.

Il sindacato ha anche inviato una lettera all’assessore alla Salute della Regione Toscana, Simone Bezzini, “per sensibilizzarlo, visto che viene dal nostro territorio e proprio su Siena risulta esserci la situazione più critica nel futuro cambio appalto, nonostante anche i solleciti telefonici seguenti nessuna risposta è arrivata da lui. Unica eccezione in questa gara del silenzio – prosegue Mazza – è l’assessore alla Sanità del Comune di Siena, Francesca Appolloni, che ha accettato l’invito a partecipare all’iniziativa organizzata nella sede Cisl portando la sua voce ed attenzione a queste lavoratrici, cosa di cui ovviamente le siamo grati”.

“Come sindacato – spiega Fisascat Cisl di Siena – non possiamo accettare che la Regione Toscana ignori la richiesta di attenzione per il futuro di lavoratrici negli appalti, e quindi già precarie. Per altro rischiando di mettere in crisi un servizio che fino ad oggi è stato gestito nella massima efficienza. Chiediamo pertanto aiuto a tutti i cittadini senesi per sostenere i diritti di queste lavoratrici”.

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