“Bisogna continuare a far rispettare le regole del distanziamento sociale per evitare una risalita dei contagi”

Con il peggiorare dell’emergenza sanitaria nelle ultime settimane, Sena Civitas ha espresso la sua preoccupazione riguardo le attività socializzazione di alcune scuole, che potrebbero portare ad una risalita dei contagi nel nostro territorio.

L’avvio dell’anno scolastico in presenza – afferma Sena Civitas – è stato salutato da tutti noi con grande gioia. I sacrifici e la diligenza della gran parte della popolazione italiana, infatti, hanno permesso al nostro Paese di ritornare, prima e più a lungo di altri, ad una situazione di ‘quasi normalità’. Ciò ha reso possibile la ripresa delle attività sociali ed economiche, con indubbi benefici per le famiglie e le imprese, come del resto si può vedere nei dati della nostra economia. Ma al di là degli effetti sul Pil e sul lavoro, ci fa piacere aver rivisto finalmente i nostri ragazzi di nuovo intenti nelle loro attività di socializzazione e vederli uscire da quella cappa di grigiore che il lockdown e la Dad avevano fatto calare in tanti di loro”.

“Tra le attività di socializzazione giovanile – continua Sena Civitas – rientrano anche i tradizionali ‘balli’ organizzati privatamente dagli studenti delle scuole superiori. Alcuni di essi si sono già svolti e martedì prossimo ci sarà quello del Sarrocchi, che si preannuncia numeroso (si parla di diverse centinaia di ragazzi riuniti in un noto locale della nostra zona). Ebbene, proprio perché oggi stiamo godendo di una libertà, ancorché parziale, faticosamente conquistata, non vorremmo trovarci nella situazione in cui le autorità preposte alla tutela della salute, omettano di verificare lo scrupoloso rispetto delle norme di distanziamento sociale e di profilassi proprio in queste situazioni di aggregazione e di divertimento. Con l’effetto di dover assistere, nei giorni successivi, allo sviluppo di focolai di infezione che riportino le lancette dell’orologio nel nostro territorio al periodo delle ‘zone rosse’ e della DAD, situazioni che non vorremmo davvero rivivere. Va bene quindi il divertimento e la socialità, ma chiediamo a chi di dovere di garantire il rispetto delle norme, per non dover essere chiamato a rispondere di gravi omissioni in seguito”.

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