La ripartenza in presenza fa discutere, il punto di vista di una docente dell’Istituto Superiore Sarrocchi

“La didattica in presenza deve essere garantita, è la priorità“. La pensa così Stefania Lio docente presso l’Istituto di Istruzione Superiore Tito Sarrocchi ed intervenuta in merito al dibattito generato intorno alla riapertura in presenza delle scuole. Una questione che ha già diviso il mondo degli insegnanti tra fautori della dad e contrari, sul web il dibattito è impazzato tra post e petizioni. A mettere il punto è stato il premier Draghi spiegando, nella conferenza stampa di ieri, le motivazioni per cui il governo ha deciso di tenere aperti gli istituti scolastici.

Sono troppi gli svantaggi della dad – spiega Lio – invece di cavalcare la narrazione ‘dad si o dad no’ inviterei ad una riflessione più cauta e pacata. La didattica a distanza non è uno strumento adatto a tutti, specialmente per gli studenti delle elementari, accanto a questo ci sono tutti i limiti del mezzo, quelli sull’apprendimento, pedagogici, di socializzazione, di formazione, di crescita oltre che di forte discriminazione sociale dato che non tutte le famiglie dispongono di tale strumentazione. Abbiamo poi la certezza che due settimane di dad migliorino l’andamento dei contagi?

Sarebbe più giusto, come sottolinea la Professoressa: “Invece di evidenziare solo le criticità della ripartenza in presenza solo per fomentare l’ansia e le paure, bisognerebbe mettere in primo piano l’obiettivo che abbiamo come insegnanti: la didattica in presenza è fondamentale per sostenere il percorso di crescita e formazione dei giovani”. Necessarie però alcune misure: “A partire dal monitoraggio costante della situazione: “Il Ministero dovrebbe aprire un confronto con gli istituti scolastici per garantire la sicurezza, favorire l’attività di screening magari in alcune giornate specifiche, incentivare l’informativa sulla campagna di vaccinazione perché bisognerebbe puntare ad aumentare il tasso di vaccinazione under 18”. Da affrontare sopratutto: “Il discorso della sicurezza sui mezzi pubblici. Mentre all’interno degli Istituti il problema degli impianti di areazione, erano stati stanziati dei fondi appositi per questo ma ancora diverse scuole non li posseggono. E poi – ha concluso – mettere a disposizione le Ffp2 non solo per gli insegnati ma anche per gli studenti. Inviterei i colleghi a riflettere su questi punti invece di creare panico”.

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