Buona la prima per le scuole senesi. I ragazzi hanno vissuto il rientro a scuola con le nuove norme anticontagio da dover rispettare e la “convivenza” difficile con mascherine e distanziamento sociale. Abbiamo raccolto le loro impressioni dopo la prima mattinata di lezioni

Una giornata atipica, ma che rappresenta la nuova normalità per gli studenti di Siena e di tutta Italia, che oggi si sono trovati a fare i conti con le norme anticontagio e con la nuova organizzazione degli istituti per far fronte alla diffusione del Covid-19. Se questa mattina abbiamo raccolto le emozioni e le aspettative dei ragazzi in attesa di entrare in classe, qualche ora più tardi abbiamo intercettato le loro impressioni dopo la prima mattinata di lezione.

L’entrata è stata la cosa più complessa, perché ci hanno divisi e fatti entrare da ingressi diversi – raccontano alcune studentesse del liceo artistico -. In classe però, a parte le mascherine e la distanza, l’ambiente è cambiato poco e questo ci fa piacere”.

Quasi obbligato l’utilizzo della mascherina: “In una scuola come la nostra, è difficile mantenere le distanze. Siamo tanti, anche se cercano di smistarci il più possibile”. I ragazzi, oggi hanno avuto modo anche di rivedere i loro professori, dopo lo scorso anno scolastico che si è concluso con la didattica a distanza.

Il professore è stato di conforto, ci ha spiegato il più possibile come poteva essere questo anno scolastico, anche se le speranze sono poche: abbiamo paura che le scuole chiudano nuovamente. Puoi provarci, magari anche riuscirci, però siamo ragazzi. Ci mettiamo tutto l’impegno del mondo, ma è difficile mantenere le distanze”.

Anche al liceo classico Enea Silvio Piccolomini gli studenti si sono trovati di fronte ad una nuova realtà. Dopo un’estate di dubbi e incertezze, infatti, oggi gli studenti hanno avuto a che fare con le nuove regole, che si sono rese evidenti già dagli ingressi scaglionati e attraverso i varchi di accesso. In particolare, oltre all’ingresso principale, si sono resi disponibili altri due accessi presso l’orto dei Tolomei (varco D e C).

In classe, poi, quasi tutto è cambiato, come spiegano gli stessi studenti “il fatto delle mascherine non è stato di certo un piacere”. C’è stato anche chi tra gli insegnanti, sfruttando la bella stagione, ha preferito fare lezione all’aperto, un’iniziativa particolarmente gradita dagli studenti “meno male che siamo venuti a fare lezione qui fuori“.

Complessivamente gli studenti del Piccolomini riferiscono di essersi trovati bene con il nuovo assetto scolastico anche se, non è ancora facile accettare di tenere la mascherina per tutte le ore e abituarsi a rimanere seduti sul posto, soprattutto durante il momento della ricreazione, come riferisce un ragazzo: “Eravamo abituati ad andare in giro durante la ricreazione, a socializzare, è stato quindi complesso”. Altri sono però conviti che sarà solo questione di tempo, infatti “prima o poi ci abitueremo alle nuove regole“.

Ecco le parole dei ragazzi all’uscita di scuola

Servizio di Martina Ciliani e Arianna Falchi

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