Arriva la condanna da parte di enti, associazioni, partiti e cittadini

Quello che è avvenuto nell’Università di Siena è inqualificabile. Attacchi fascisti e omofobi hanno indignato la comunità senese e non solo. Ferme e decise le condanne nei confronti degli atti intimidatori subiti dalla dipendente dell’Ateneo senese, un atto che “sembra incredibile ancora oggi” dice Confesercenti Siena.

“Il Partito Democratico della città e della provincia di Siena si schiera a fianco della lavoratrice colpita vigliaccamente in prima persona, della CGIL e della comunità accademica per difendere i valori della democrazia” dichiarano in una nota a mezzo stampa Andrea Valenti e Massimo Roncucci.

“In Toscana non c’è e non ci sarà mai spazio per rigurgiti nazifascisti, omofobia, violenza e discriminazioni. I valori in cui ci riconosciamo sono quelli della Resistenza, antifascismo, inclusione, pari opportunità, rispetto e dialogo con i sindacati, pilastro della democrazia” denunciano il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora a lavoro, Università e ricerca Alessandra Nardini.

“Tra pochi giorni celebreremo il 25 aprile – ricorda l’on. Susanna Cenni -: episodi come questo ci dimostrano, ancora una volta, come sia necessario e quantomai doveroso combattere vecchi e nuovi fascismi. Alla dipendente e all’Università, che ha giustamente sporto pronta denuncia, oltre che al sindacato, vanno tutta la mia vicinanza e solidarietà”.

“Attacchi squadristi, omofobi e alla dignità del lavoro rappresentano segnali che non possono essere sottovalutati” così scrive il presidente della Provincia di Siena Silvio Franceschelli. “Un attacco

Le polemiche arrivano anche dal mondo sanitario: “L’Università è il luogo del dialogo, del confronto e dello spirito democratico per eccellenza – afferma Antonio Barretta, direttore generale Aou Senese – e i Sindacati svolgono un ruolo fondamentale per la tutela dei diritti dei lavoratori. Chi attacca Università e Sindacato, attacca la Costituzione; chi prende di mira un lavoratore compie un gesto deplorevole e ignobile, da condannare con fermezza”. Un luogo, quello in cui si è svolto lo scempio, che aggrava la pericolosità delle azioni compiute nella notte scorsa secondo Arci Siena.

Una condanna che per Tertium Datur deve provenire da tutta la cittadinanza: “Questo atto rivoltante dimostra che i fascisti esistono e, purtroppo, si manifestano in tutto il loro squallore e in tutta la loro vigliaccheria”.

Mentre Anpi Siena chiede al Magnifico Rettore di “procedere alla convocazione del Senato Accademico, del Consiglio di Amministrazione, delle rappresentanze sindacali, degli organi di garanzia con la massima celerità possibile, onde assumere iniziative di audit interno che facciano chiarezza sulla presenza di zone d’ombra, di consorterie neofasciste, di eventuali precise responsabilità morali personali, cui ricondurre complicità o consonanze con quanto accaduto, assumendo in pieno la responsabilità che ricade sull’Ateneo, in quanto espressione dell’ordine democratico e costituzionale”. Di stessa visione si dichiara Potere al Popolo Siena e provincia.

Il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni dell’Università di Siena ritiene che le scritte: “sono rivolti a tutte e tutti noi, che lavoriamo per la diffusione e la tutela dei valori della democrazia e dei diritti di tutt*”. Buona destra Toscana afferma invece che: “Sono cose assolutamente inconcepibili e inaccettabili non degne della Toscana, da sempre terra di accoglienza e di resistenza al fascismo e all’estremismo”.

Una violenza che ArciGay Siena querela: “Nessuna persona dovrebbe vivere nella paura di essere aggredita né sul posto di lavoro né altrove, per questo dobbiamo impegnarci in percorsi di sensibilizzazione e formazione rivolti non solo agli studenti e alle studentesse ma anche ai docenti e al personale per rendere i luoghi che abitiamo spazi sicuri per tutte le persone indipendentemente dal loro orientamento e identità”.

Anche il Partito Comunista di Siena e Sinistra Italiana condannano il gesto vile subito ieri dalla dipendente.

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