Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana interviene sulla morte della ventiduenne Luana D’Orazio in provincia di Prato

“Morire sul lavoro, nel fiore degli anni, con i sogni e i progetti di lavoratrice e di mamma massacra dignità e sicurezza sul luogo di lavoro”.

A dirlo Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana (Italia Viva), sulla morte della ventiduenne Luana D’Orazio in provincia di Prato.

“È successo in Toscana, ma purtroppo morire sul lavoro – continua Scaramelli – accade ancora troppo spesso e in ogni dove. Affinché l’orrore delle morti bianche non si ripeta più occorre incentivare la qualità del lavoro, ritmi e pause reali.

Basta con i controlli formali. Il lavoro deve essere sicuro. A tutela dei diritti dei lavoratori non basta avere buone leggi. Occorre che non rimangano carta scritta.

Costruiamo una cultura del lavoro affidabile, condizioni di lavoro eque e supportiamo con ogni strumento la dignità e la salute di chi lavora. A partire anche dal rafforzamento di organici e professionalità di tutti i servizi di vigilanza”.

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