Un comitato di cittadini ha raccolto 450 firme, inviate alla regione

Si fa sempre più serrato il braccio di ferro che Simonetta Losi, a nome di un “comitato spontaneo di cittadini” di Sarteano, ha intrapreso con le autorità istituzionali e sanitarie, coinvolte nella riapertura completa del distretto sanitario del borgo.

La struttura, dopo la chiusura nel periodo del Covid-19, è stata riaperta nei giorni scorsi ma solo per i prelievi del sangue per tre giorni alla settimana e su appuntamento.

Per questo in un paio di settimane, sono state raccolte oltre 450 firme sotto una petizione che oggi ha inviato in fotocopia insieme a una lettera indirizzata al presidente della regione Enrico Rossi, al direttore generale dell’Asl Toscana sud est  Antonio D’Urso e alla direttrice sanitaria Simona Dei. “Sono a rappresentarle – è scritto nella lettera spedita a Rossi, D’Urso e Dei – il  malcontento e la delusione dei cittadini di Sarteano dopo la chiusura e la riapertura con operatività altamente insufficiente, del distretto sanitario del nostro comune“.

“Il distretto – prosegue – è stato chiuso causa Covid-19 e adesso da pochi giorni è stato riaperto solo per tre mattine alla settimana e solo per i prelievi di sangue (quindi solo poche ore). La cittadinanza, da me rappresentata  in “un comitato spontaneo”, ha raccolto molte firme, testimonianza di un forte disappunto per questa continua sottrazione di servizi.  La scusa del Covid 19 oramai non è più accettabile”.

“Si pretende che le attività commerciali, bar, ristorazione, siano in grado di garantire il protocollo di sicurezza verso gli avventori, e chi gestisce la sanità nella nostra provincia – aggiunge Simonetta Losi – non è in grado di ripristinare un servizio basilare come il distretto sanitario.  La popolazione anziana e non solo, è in grave difficoltà, perché non ci sono solo i prelievi del sangue, ma anche gli appuntamenti per ecografie, esami etc, che vanno presi direttamente a Nottola, e non tutti hanno la possibilità di farsi accompagnare fino all’ospedale per prendere l’appuntamento, oppure passare giornate intere a chiamare un numero di telefono quasi  perennemente occupato. Non ultimi, gli ammalati oncologici, che lamentano spostamenti di mesi delle visite di controllo. Sapete bene che i tumori non aspettano i comodi di nessuno. E poi gli appuntamenti per i prelievi del sangue dati addirittura a Staggia, località non certo a portata di mano specialmente per persone di una certa età.Vi chiediamo con forza di ripristinare nell’operatività che aveva prima del Covid il distretto sanitario di Sarteano, in quanto ci sono dei servizi imprescindibili che non si possono nè limitare, nè eliminare dal territorio. Voi gestite la salute pubblica, Voi siete tenuti a non abbandonare al loro destino migliaia di cittadini”. “Voi  – conclude la lettera – dovete garantire i servizi e i protocolli di sicurezza…siete la Sanità”.

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