Il sindaco di Sarteano comunica la giusta interpretazione del Decreto Riaperture sul piano della somministrazione dopo le 18: si alla consumazione al tavolo, no all’asporto

Si è tenuto oggi, come anticipato anche in un nostro precedente articolo, l’incontro fra il sindaco di Sarteano, Francesco Landi, e il Prefetto, relativo all’ambiguità di interpretazione del nuovo Decreto Riaperture.

“A seguito di confronto con il Prefetto, sempre molto disponibile, e una volta informate le forze dell’ordine locali – ha scritto il primo cittadino di Sarteano sui propri canali social –, posso dare comunicazione che, come prevede il dpcm in vigore, ‘sono consentite tutte le attività di ristorazione, svolte da qualsiasi servizio, con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, anche a cena’, fino alle ore 22”.

Come si può leggere dalla comunicazione di Landi, “la circolare del Viminale, diramata dalla Questura e dalla Prefettura nei giorni 25 e 26 aprile, all’articolo 4 specifica che i bar senza cucina (ateco 56.3) debbano interrompere alle ore 18 la sola somministrazione per asporto non comprendendo quindi la sospensione del servizio al tavolo”.

“La ratio (condivisibile) è quella di evitare entrate e uscite continue di persone da detti locali e persone in piedi fuori dai bar – prosegue il sindaco di Sarteano –. Quindi, buon lavoro a tutti i bar (e restanti esercizi di somministrazione) fino alle 22, con la richiesta, ai titolari e a noi clienti, di osservare scrupolosamente quanto normato sia dal dpcm che dalla circolare”.

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