Curiosità e stranezze sulla nostra Siena concentrate nelle Bonnie Pills settimanali: Protagonista di oggi il piccolo schermo… fino al Brasile!

Numero bonus, se così si può dire, della prima parte di questa rubrica! Terminiamo (per il momento almeno, poi chissà!) l’angolo delle curiosità nel mondo dello spettacolo con un numero speciale. Dopo avervi proposto dieci film girati a Siena (prima e seconda parte) e dieci volti del mondo dello spettacolo che affondano le proprie radici in città (prima e seconda parte), ciò che vi proponiamo oggi è qualcosa di ancora più particolare!

Già, perché — come sappiamo ormai tutti molto bene, non esistono solo i film. Nell’epoca della rivoluzione delle serie tv, del boom delle piattaforme di streaming, ci siamo tutti appassionati di più alla narrazione “lunga”. E pensate forse che la passione per telefilm, miniserie, soap opera e serialità in generale sia nata solo ora?! Ma soprattutto: pensate forse che non ci sia stato qualcuno che ha pensato a Siena anche per questo genere di prodotti?!

La risposta è presto detta! Stringetevi forte agli schermi dei vostri device, perché iniziamo un viaggio a quattro tappe per la serialità che ha deciso di far tappa a Siena!

Venti di guerra (1983)

Titolo originale, The Winds of War: una mini serie statunitense targata Paramount e uscita negli USA nel febbraio del 1983. In Italia, con il titolo Venti di Guerra, debuttò a novembre dello stesso anno su Rete 4, per poi essere replicata su Canale 5 nel 1985 e su Italia 7 nel 1988. 

Ma di cosa parlano le sue 7 puntate di una durata media di due ore a episodio?

Venti di guerra si basa sull’omonimo romanzo del premio Pulitzer Herman Wouk, e descrive gli avvenimenti che portarono allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, muovendosi dal marzo del 1939 fino all’ingresso in guerra degli Stati Uniti d’America nel 1941.

E a questo punto ve lo starete chiedendo… e quindi?! Beh – quindi – nelle location italiane, guardate un po’, ci siamo anche noi! Esatto, nel primo episodio ci troviamo in più di un’occasione a Siena, riconoscendo il Duomo, il Battistero, l’immancabile Piazza del Campo ma non solo.

Una passeggiata storica, una vera e propria carriera — del 16 agosto 1939, nella storia, del luglio 1981, nella realtà — anche se un po’ “guarnita” da immagini non propriamente veritiere. Ma soprattutto una roccambolesca serie di eventi con di mezzo un cavallo! Non ci credete? Guardate con i vostri occhi!

Come stanno bene insieme (1989)

Dagli Stati Uniti all’Italia, la voglia di ambientare i primi episodi di una mini serie a Siena pare esser stata contagiosa negli anni 80. Infatti, è proprio in città che si svolge la prima delle tre puntate che compongono l’opera di Vittorio Sindoni. Una fiction prodotta da Rai 2 e ICEC srl, andata in onda nel marzo del 1989 sull’emittente nazionale, con protagonisti Sergio Castellitto e Stefania Sandrelli

Un’opera in tre atti, quella narrata, che racconta la storia di Luisa e Ugo nel corso di tre decenni. Dall’innamoramento all’evoluzione della loro storia d’amore; fra alti e bassi, sogni e tradimenti, ma soprattutto location diverse. E se negli anni ‘70 e’80 della seconda e terza puntata ci trasferiamo insieme ai protagonisti a Roma, beh gli anni ‘60 del primo episodio hanno un’unica immortale location: Siena.

Galeotta è dunque la festa di Capodanno che fa incontrare i protagonisti, e da quel momento in poi la vicenda si snoda fra le vie e le piazze della nostra città, niente Palio stavolta ma tutta la bellezza di Siena come teatro di un giovane amore! E c’è pure un goliardico intonare de La Rondine che caratterizza in maniera così semplice e reale la vita di questo gruppo di giovani adulti… 

Io ve lo dico — anche solo la prima puntata, solo per vedere quella Siena che è sempre uguale ma che appare forse un po’ lontana adesso, la dovete vedere… trovate tutto su RaiPlay!

Questa casa non è un albergo (2000)

E dopo soli “primi episodi” approdiamo a una serie che invece è completamente ambientata a Siena. Non più pochi episodi, sono infatti ben dodici le puntate che compongono la produzione di Rete 4 andata in onda nel gennaio del 2000. Protagonista è la ex valletta di Rischiatutto Sabina Ciuffini, interprete di Anna – un alter ego di se stessa –, accanto al poggibonsese Novello Novelli.

Un classico racconto familiare, quello della serie, che punta l’occhio sulla famiglia Donati di Siena, fra cui una giovane Nicole Grimaudo, all’epoca solo ventenne. Sogni, delusioni, speranze, disincanto e tutto ciò che caratterizza la vita di una famiglia di tutti i giorni, solo che stavolta la famiglia non vive in una grande città sempre uguale o in un piccolo paesino sconosciuto. Eh no!

Siena è anche stavolta scelta per fare da sfondo a un racconto… italiano, possiamo dirlo?! Accompagnando il padre Francesco nel suo lavoro alle Scotte, ci addentriamo per una volta — strano eh! — in una storia, semplicemente, di tutti i giorni. Avete presente il principio di Un medico in famiglia, no?! Ecco – stavolta però anziché a Poggio Fiorito siamo a Siena, e si sente!

Passione (2010)

E finiamo addirittura con una telenovela brasiliana! Sì, avete letto bene: per trovare Siena voliamo a San Paolo e incontriamo i 209 episodi che compongono Passione, prodotta da TV Globo

Stavolta evitiamo di addentrarci troppo nella trama, semplicemente per il fatto che si tratta di una telenovela, e in quanto tale piena di intrighi, assurdità e intrecci che vi farebbero salire il mal di testa!

Vi basti sapere che il tutto si apre in Brasile, quando Eugenio, in punto di morte, confessa alla moglie Bete che il figlio che aveva creduto morto era in realtà stato adottato da una coppia italiana. Antonio Mattoli, questo era diventato il suo nome, era cresciuto e vissuto per tutti quegli anni (cinquantacinque, per l’esattezza) in Toscana, esattamente nella cittadina fittizia di Laurenza in Chianti, a cavallo tra Siena e Firenze. 

Ed è qui che entra a gamba tesa la nostra città. Girate a Siena e provincia, sono parecchie le scene di questa rocambolesca storia che sono state addirittura riprese in anticipo di un centinaio di puntate per riuscire a eseguire meno viaggi possibili. Parti proprio di questo nostro paesino fittizio sono state ricreate in Brasile grazie a una serie di foto scattate in città e nelle nostre campagne. 

Ma ci sono proprio tutti, eh: Ponte allo Spino, San Galgano, Montepulciano, Buonconvento, Monticchiello, San Quirico, Pienza, Montalcino, San Gimignano, Ville di Corsano e ovviamente le scene in città, con Piazza del Campo e il Duomo di Siena

La cosa più… stravagante?! Beh — diciamo che per quanto impegno ci abbiano messo nel cercare di creare una specie di crasi fra l’Italia e il Brasile con il parlato, le abitudini dei personaggi italiani più che nostrane sembrano partenopee… Almeno però, testimonio a loro favore, dicono babbo e non papà!

E se forse dei film qualcuno ne conoscevate. E se di sicuro dei senesi qualcuno lo avete come amico. Beh — a questo giro non potete certo dire che non vi abbiamo stupito con queste pillole al gusto di serie, amore e fantasia!

Un percorso a tappe, il nostro, partito dalla citazione classica di Siena come città del Palio, passando per il suo ruolo di polo universitario di alto rango, fino all’essere, molto più semplicemente, ciò che è tutti i giorni: una città viva. 

Siena città di persone e di storie, palcoscenico della vita dei suoi cittadini che – questa volta – non camminano solo per i vicoli e tra i palazzi, ma si ritrovano belli belli su uno schermo! Ma non temete, torniamo anche noi su quegli stessi schermi la prossima settimana!

La cura per la noia è la curiosità, 
sfamatela con le Bonnie Pills!

Francesca Bonelli Grisostomi
Scrivere sempre, scrivere nonostante, scrivere e basta. ᴄ̴ᴏ̴ɢ̴ɪ̴ᴛ̴ᴏ̴ sᴄʀɪʙᴏ ᴇʀɢᴏ sᴜᴍ

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