Una benedizione della stalla ancora contingentata
Il primo appuntamento dell’anno che sa di Palio. Questo è nella memoria di grandi e piccini Sant’Antonio Abate, il 17 di gennaio.
Una giornata speciale, fuori dalle stagioni abituali del Palio e che per tradizione apre lo scrigno più riservato e protetto della contrada, la stalla. Quel posto dove tutti noi impariamo, anche solo osservando, non solo ad amare i cavalli, ma a prendercene cura con rispetto e dolcezza. Mura consegnate al silenzio ed al segreto, che hanno respirato tutte le attese della nostra storia e vissuto le ore di speranza e delusione, gioia e rabbia. Dove ogni finimento racconta la tua storia, quella della gente. Mura che hanno ascoltato per anni e anni quel rumore che ormai ritroviamo a ritroso solo nel cuore, quello degli zoccoli sulle lastre.
Un momento speciale ed intimo, fuori dai riflettori a cui il Palio spesso è sottoposto, e che le nostre 17 piccole comunità attendono un pò come il via di un conto alla rovescia che può finalmente iniziare. E nonostante anche in questo 2022 i 17 correttori dovranno benedire le stalle con le dovute restrizioni ed accorgimenti per i presenti imposti dal Covid, forse, rispetto agli scorsi anni l’idea del ritorno della nostra primavera della vita, il Palio, inizia già a farsi luce.