Cinque ko e una vittoria per Chiusi in A2. “Siamo all’inizio, niente ansia”, dice l’allenatore biancorosso a “Al Bar dello Sport”. Un aiuto arriverà dal mercato. “Utomi conosce bene il campionato, Raucci lo avremo dal girone di ritorno. Van Eyck ha colpe relative”

“Siamo consapevoli della brutta partenza, ma i ragazzi lavorano con serietà, ci tengono molto. Sono segnali che mi fanno pensare che ci possiamo togliere da queste sabbie mobili. E anche rimontare da -22 come successo nell’ultima partita vuol dire che il gruppo è unito e ci crede”. Giovanni Bassi, per il terzo anno di fila allenatore della San Giobbe Chiusi, commenta così a “Al Bar dello Sport” il difficile inizio della squadra, che dopo aver stupito la scorsa stagione (semifinale playoff, miglior risultato di una matricola dal 2015), sta faticando in questo nuovo campionato.

Cinque sconfitte di fila (due al supplementare con Nardò e San Severo, tre contro big come Cento, Udine e Fortitudo Bologna), poi il primo successo con Rimini, agganciato all’ultimo posto in classifica. “La squadra è fortemente rinnovata, siamo nuovi per 9/12 e diventa complicato fare paragoni con l’anno scorso – analizza Bassi – siamo stati anche sfortunati ma la fortuna devi andartela a prendere”. Il primo obiettivo è togliersi dalle ultime cinque posizioni, per non rischiare la retrocessione (tutte le altre posizioni portano ai playoff). “Il campionato è ancora giovane, non mettiamoci troppa ansia. Pensiamo una partita per volta, anzi un giorno per volta”.

La scorsa settimana Chiusi non ha giocato la partita con Chieti perché Dylan Van Eyck era stato convocato dall’Olanda alle qualificazioni al Mondiale 2023. Proprio l’olandese sta per essere tagliato. “Sul banco degli imputati finisce Van Eyck che secondo me ha colpe relative – dice l’head coach dell’Umana San Giobbe – sta avendo le difficoltà che ogni rookie può avere in una lega particolare. È un giocatore di sistema, le sue cifre non dicono la verità sulle partite che gioca”.

Van Eyck farà posto a Daniel Utomi. “Conosce bene il campionato, l’anno scorso ha fatto ottime cose a Pistoia”, ammette il tecnico pistoiese. Che tra un mese avrà un altro rinforzo, l’ala Davide Raucci. “Davide si sta allenando già da qualche settimana con noi, viene da una medio-lunga inattività e ha ancora bisogno di tempo. Sfrutteremo questo mese per metterlo in condizione e averlo per l’inizio del girone di ritorno (20 dicembre, ndr)”.

Domenica, intanto, all’Estra Forum (ore 18) arriva Ravenna, che è in una situazione simile a quella dei biancorossi. “Si affrontano due ex rivelazioni della stagione scorsa, entrambe molto rinnovate che hanno avuto un inizio complicato. Loro hanno grande talento offensivo, a partire da una nostra vecchia conoscenza come Bernardo Musso. Sarà complicata anche per l’importanza che riveste”.

Sul ruolo che rappresenta Chiusi nel panorama cestistico senese, ora che Siena non ha più club al vertice, Giovanni Bassi si limita a dire: “Siamo un club nato 4 anni fa, che sta cercando di trovare il suo posto nel panorama cestistico italiano. Chiedere a un mensanino di affezionarsi alla nostra realtà penso sia complicato e anche ingiusto per tifosi che hanno una tradizione altissima e una passione sconfinata dimostrata in questi ultimi anni. Detto questo, Chiusi potrebbe essere una realtà nella quale rivedersi per sfogare la passione di pallacanestro. Il livello è buono, la società è seria. Anche se la tradizione senese per noi è imparagonabile”.

“L’obiettivo nostro – conclude Bassi – è di consolidarsi a 360°, non solo a livello di classifica. Sullo sfondo c’è sempre l’idea della Reyer Venezia di creare una società nella quale i loro giovani possono avere uno sfogo, una sorta di palestra per poi tornare alla casa madre”.

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