Circa 60 tra studenti e docenti delle terze medie dell’Ic Folgòre da San Gimignano, collegati in videochiamata con il Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema, hanno partecipato all’11esima edizione del Bus della Memoria. Per il secondo anno consecutivo l’attività si è svolta a distanza, nella modalità della videochiamata

Nel pomeriggio di oggi circa 60 tra studenti e docenti delle terze medie dell’Ic Folgòre da San Gimignano, collegati in videochiamata con il Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema, hanno partecipato all’11esima edizione del Bus della Memoria.

Dopo l’incontro con il fotografo Alessio Duranti, in occasione della Giornata della Memoria e la visione dello spettacolo teatrale “Officine Libertà l’onda della Madonnina” del fumettista Gianluca Foglia Fogliazza, nell’ambito delle celebrazioni dell’eccidio di Montemaggio, il Bus della Memoria a Sant’Anna di Stazzema è il terzo appuntamento dell’anno scolastico 2020/21 che ha coinvolto Comune, scuola media e Anpi, sempre nella forma “a distanza”. Queste iniziative sono previste dal protocollo “Attività di tutela e valorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale dell’antifascismo e della resistenza”, sottoscritto nel 2012 dall’Amministrazione comunale, dall’Istituto scolastico sangimignanese e dalla sezione locale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia per far conoscere agli studenti di terza media alcuni luoghi, eventi e personalità di rilievo della Resistenza e dell’antifascismo italiano.

Per il secondo anno consecutivo il Bus della Memoria si è svolto nella modalità online: nel 2020 si è tenuto l’incontro con il Museo della battaglia del Senio di Alfonsine, vicino a Ravenna, meta anche dell’edizione 2019 del Bus della Memoria, l’ultimo in presenza, e quest’anno i ragazzi di terza media hanno potuto approfondire le vicende dell’Eccidio nazi-fascista del 12 agosto 1944.

L’incontro è stato aperto dai saluti dell’assessore alla Cultura della memoria Daniela Morbis e dell’Anpi turrita. Quindi la dottoressa Luisa Baldi, operatrice del Museo storico della Resistenza di Sant’Anna di Stazzema, mostrando anche materiale multimediale, come il video introduttivo del professore Gianluca Fulvetti, docente di Storia contemporanea all’Università di Pisa, e dagli emozionanti racconti di alcun sopravvissuti, come Enrico Pieri, oggi 87enne e che aveva 10 anni, Mario Marsili, al tempo 6 anni figlio di Genny Bibolotti Marsili, Cesira Pardini, 18 anni nel 1944, dai fratelli Enio e Massimo Mancini, di 6 e 9 anni, di Milena Bernabò, 16 anni, e Mauro Pieri, 13 anni, ha permesso ai ragazzi di approfondire il contesto e la vicenda di uno dei più efferati crimini commessi durante la Seconda guerra mondiale e che ha portato all’uccisione di oltre 500 civili.

Il momento si è concluso con il messaggio di Liliana Segre: “Coltivare la memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare”.

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