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“Celebrare un funerale laico, senza dissacrazione, per le imprese di San Gimignano, lasciate sole a combattere per la propria sopravvivenza”

Un sit-in silenzioso, senza megafoni, fischietti o tamburi, si è tenuto in piazza della Cisterna, in piazza del Duomo e in piazza delle Erbe. I manifestanti, tutti vestiti di nero, indossando le mascherine e tenendosi a distanza, si sono ritrovati nel cuore di San Gimignano per lanciare il loro grido nel giorno del Venerdì Santo.

A spiegare il senso della manifestazione sono stati i portavoce del comitato spontaneo di imprese sangimignanesi: “La manifestazione di oggi nasce da un’iniziativa spontanea per celebrare una sorta di funerale laico, proprio nel giorno del Venerdì Santo, ma senza intenti dissacratori. San Gimignano, per la sua vocazione di lavorare con il turismo, è una città ferma da tantissimi mesi. I costi delle nostra attività continuano a correre, sia lavorando che stando chiusi. Riaprire, in assenza dei flussi turistici internazionali, non servirebbe, se non a livello consolatorio. Se si desidera che il turismo rispetti, giustamente, l’emergenza sanitaria attraverso le chiusure obbligate, è necessario, nello stesso tempo, far sopravvivere questo importante comparto economico, che partecipa al 15% del Pil nazionale. E, per farlo sopravvivere, servono dei sostegni veri: quelli che sono stati dati fino ad adesso sono inefficaci. Chiediamo che si risolva la gravissima situazione sanitaria e, nello stesso tempo, si attui un programma di sostegno reale a tutte le imprese” ha affermato Franco De Siena.

La manifestazione denuncia la difficile situazione in cui si trovano i centri ad alta vocazione turistica e la scarsità dei sostegni, come detto da Gianni Ridi: “Abbiamo indetto questo flash mob per far conoscere la situazione in cui si trovano i centri ad alta vocazione turistica, come San Gimignano. Non è paragonabile la situazione di un’attività commerciale di San Gimignano con la stessa attività commerciale in una grande città. Per resistere e per vivere si deve attingere alla fonte del turismo, ma è un anno che il turismo manca e ci sentiamo abbandonati: nell’ultimo decreto la Regione ha tralasciato tante attività commerciali da quel minimo ristoro di cui abbiamo bisogno. Ci sono state perdite che toccano addirittura l’80% del fatturato. Questo è il motivo della nostra manifestazione silenziosa”.

Un altro tema sollevato è quello degli affitti commerciali: “È passato un anno e anche sul problema degli affitti commerciali nei centri storico a totale vocazione turistica come il nostro non ci sono stati interventi da parte del Governo, se non per quanto riguarda il credito di imposta. Una misura che non è sufficiente perché non risolve il problema della liquidità. Chiediamo al Governo una normativa per aiutarci per quanto riguarda gli affitti commerciali” le parole di Renata Salvadori.

In piazza Duomo era presente anche una rappresentanza dell’Amministrazione comunale con il sindaco Andrea Marrucci e il vice Niccolò Guicciardini. La manifestazione si è conclusa con un applauso da parte di tutti i partecipanti.

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