Ricognizione archeologica del territorio di San Casciano dei Bagni

Il ritrovamento di Apollo, Fortuna, Iside e Igea, le cui iscrizioni sono riemerse dalle acque calde termali di San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, nel corso degli scavi stratigrafici eseguiti tra luglio e ottobre 2020 in un orto abbandonato a pochi metri dalle polle pubbliche ancora oggi in uso del “Bagno Grande”, hanno portato l’Amministrazione comunale, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Siena Grosseto e Arezzo ed i ricercatori impegnati negli studi archeologici a programmare una serie di iniziative. Uno dei prossimi eventi è in programma martedì 11 maggio alle ore 21.00, in diretta streaming; nell’incontro, aperto a tutti gli interessati e a tutti i cittadini di San Casciano dei Bagni, a cui verrà chiesto di diventare parte attiva, saranno illustrati i lavori di ricognizione archeologica del territorio che porteranno alla realizzazione della carta archeologica. Intervengono: Agnese Carletti, Sindaca di San Casciano dei Bagni; Jacopo Tabolli, Funzionario Archeologo Soprintendenza Arezzo Grosseto Siena; Lisa Rosselli, Docente di etruscologia dell’Università degli Studi di Pisa; Emanuele Mariotti, Direttore dello scavo del “Bagno Grande”; Irene Picchieri, Presidente dell’Associazione archeologica Eutyche Avidiena. Per partecipare: https://meet.jit.si/RicognizioneArcheologicaSanCascianoDeiBagni

“La scoperta del santuario si contestualizza in un progetto più ampio che l’Amministrazione comunale di San Casciano dei Bagni e la Soprintendenza stanno elaborando – afferma Agnese Carletti, Sindaca del Comune di San Casciano dei Bagni – e che punta alla ricognizione archeologica del territorio comunale finalizzata anche alla redazione di una carta archeologica. La ricognizione archeologica del territorio sarà curata dall’Università degli Studi di Pisa, con cui il Comune di San Casciano dei Bagni ha firmato una convenzione nel 2020 – prosegue Carletti – e sarà la Dottoressa Lisa Rosselli, ricercatrice in Etruscologia e antichità italiche e docente di etruscologia e archeologia italica a seguire i lavori”.

La presentazione di martedì sarà l’occasione per presentare l’impostazione metodologica della ricognizione ma, soprattutto, sarà l’occasione per chiedere a tutti i cittadini di diventare parte attiva, perché sono loro che conoscono il territorio, hanno memorie da mettere in rilievo su dove, anche in passato, sono stati rinvenuti reperti, piccoli frammenti, piccole evidenze che saranno di grande utilità nella fase di conoscenza, sotto il profilo archeologico, dell’intero territorio. Sono coloro che vivono in un territorio i detentori dei saperi utili a ricostruirne la storia. A tutti chiediamo la massima partecipazione e collaborazione ringraziando fin da ora il gruppo archeologico per il grande lavoro che sta svolgendo” – conclude Carletti.

La ricognizione archeologica del territorio di San Casciano dei Bagni, a cura dell’Università degli Studi di Pisa, sotto la direzione di Lisa Rosselli e a cui prenderanno parte diversi studenti del corso di etruscologia, si svolgerà nell’estate 2021. Collabora alla ricognizione anche l’Associazione Archeologica Euthyiche Avidiena, parte attiva del progetto, che in occasione dell’evento online presenterà gli attuali gruppi di lavoro attivati, a cui tutti i cittadini possono iscriversi per supportare i ricercatori.

Intanto, si continua a lavorare per l’inaugurazione il prossimo 22 maggio del Nuovo percorso espositivo alle Stanze Cassianensi, in Piazza della Repubblica 4.

Ricordiamo che il team del Roman Baths Project che ha seguito gli scavi, composto da giovani archeologi (studenti di diverse università italiane e internazionali, da Siena, Pisa, Firenze, Roma La Sapienza, Sassari, Dublino e Cipro), ha riportato alla luce nel 2020 le vestigia di questo santuario romano intatto, il cui carattere sacro era suggellato da altari dedicati agli dei Fortuna Primigenia e Iside, oltre ad una statua in marmo raffigurante Igea. Quello di San Casciano dei Bagni è un santuario monumentale riconducibile ad età augustea al di sopra di un luogo sacro in epoca etrusca almeno durante l’Ellenismo, un universo di divinità che se associate ad Apollo, Esculapio e ad Igea, che già conoscevamo dal “Bagno Grande”, forma un variopinto quadro della sacralità del luogo. Un Bagno effettivamente Grande poiché un solo luogo accoglieva assieme così tante e diverse divinità. I risultati sono stati pubblicati nel catalogo Il Santuario Ritrovato. Nuovi Scavi e Ricerche al Bagno Grande di San Casciano dei Bagni, a cura di Emanuele Mariotti e Jacopo Tabolli (pp. 272, Sillabe editore – www.sillabe.it)

Le iniziative sono a cura del Comune di San Casciano dei Bagni e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo.

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