Non possono essere state le vacanze estive, non posso essere stati i presunti “mal di pancia” interni per il progetto marchiato Tresoldi: la seduta del consiglio comunale di oggi che salta per assenza di numero legale è più di un campanello di allarme.

C’è qualcosa che non funziona all’interno di Palazzo Pubblico. Dal almeno due punti di vista.

Da quello amministrativo è infatti impossibile pensare infatti di convocare una seduta del massimo consesso cittadino senza fare la conta dei consiglieri presenti e dei consiglieri assenti, tenendo conto di un minimo margine di tolleranza per imprevisti o malattie improvvise.

La maggioranza, da che mondo è mondo, ha l’obbligo di garantire il numero legale, ma se questo non viene garantito fin dall’inizio di una seduta di consiglio comunale, vuol dire che si è aperta qualche falla di troppo e che la macchina, a partire da quella della presidenza del consiglio (ma non solo), ha fatto cilecca: bastava, evidentemente, non procedere nella convocazione, visto che non si trattava di un consiglio comunale urgente o di una seduta da fare a tutti i costi.

Del resto già procedere alla convocazione per il 2 agosto, notoriamente un giorno in cui i senesi sono più al mare a Follonica o a Castiglione della Pescaia che a Siena, qualche perplessità l’ha destata.

Un “eccesso di democrazia” che si è ritorto contro a chi lo ha provato ad esercitare?

Non solo, però, perché qualcosa che non quadra c’è anche dal punto di vista politico. Perché se le assenze fossero dovute ai mal di pancia, per Tresoldi o per qualsiasi altra ragione, le cose non cambierebbero di molto: ci sarebbe infatti l’incapacità di tenere assieme le forze che la stessa maggioranza la compongono, dunque i rispettivi consiglieri comunali, dunque i rispettivi referenti delle forze politiche.

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