La Conferenza delle Regioni approva lo slittamento dell’inizio dei saldi al 1 agosto. “La fase economica attuale richiede scelte schock per le imprese” il commento del presidente di Federmoda Confcommercio Siena, Riccardo Ghini

Sono tantissime, addirittura il 62,53% degli intervistati, le imprese senesi che hanno chiesto di posticipare la data di inizio dei saldi estivi, fissata, secondo calendario, al 4 luglio; una posizione sostenuta da Federmoda Confcommercio e accettata anche dalla Conferenza delle Regioni e dalla Toscana. nell’interesse della categoria e delle difficoltà incontrate a causa dell’emergenza Covid-19.

I numeri del senese rispecchiano la situazione nazionale e regionale: secondo un sondaggio svolto da Federmoda, infatti, in tutta la Penisola ben il 94% delle aziende ha detto esplicitamente di non voler mantenere la situazione attuale, la posticipazione dei saldi è risultata la soluzione preferita (52%), la sospensione dei saldi la seconda scelta (29%). In Toscana il 55% delle aziende ha chiesto il posticipo.

La nuova data di inizio dei saldi estivi è fissata al 1 agosto: le promozioni andranno avanti per tutto il mese, fino a concludersi il 30 agosto. Eccezionalmente, le vendite promozionali possono essere svolte liberamente e senza veti temporali. Per quanto riguarda le regole da osservare per i negozianti, sono sempre le stesse: obbligo di indicare prezzo originale, percentuale di sconto e prezzo scontato.
 
il presidente di Federmoda Confcommercio Siena, Riccardo Ghini, commenta così la notizia: “Confcommercio Federmoda ha sostenuto questa proposta le Regioni l’hanno accettata. Ci sono problemi enormi per il settore moda di cui poco è stato parlato. Le aziende hanno bisogni su tutti i fronti. In primo luogo, hanno migliaia di euro fermi con i magazzini pieni di merce, gli investimenti infatti sono stati fatti ben prima dell’emergenza sanitaria. Ci sono tratti prodotti che rimarranno invenduti. Pensiamo per esempio a tutto quello che è abbigliamo da cerimonia per l’estate in un anno in cui cerimonie non ce ne saranno. E poi, le aziende hanno già ordinato alle case di moda le collezioni invernali, un passaggio che va della vita stessa delle aziende. Ultimo ma non ultimo, affitti e imposte”.


Da anni le imprese chiedono di rimodulare tutta la normativa relativa ai saldi – sottolinea Ghini – La richiesta di posticipazione avanzata adesso, che vede insieme rinvio e sospensione del divieto delle vendite promozionali nel periodo antecedente i saldi, non è una novità da parte degli imprenditori del settore i quali, non da ora, pensano che l’inizio delle vendite in saldo sia da collocarsi nel momento dell’effettiva fine stagione, tanto per la primavera/estate quanto per l’autunno/inverno”.

“La fase economica attuale richiede scelte shock per le imprese. Quindi ora davvero le istituzioni e le normative devono intervenire. Urgente affrontare la questione degli affitti e l’introduzione di aiuti veri a fondo perduto. Il decreto Rilancio non basta. Urgente anche affrontare la selva di promozioni e saldi senza rispettare le regole a cui stanno i commercianti nei loro negozi”.
 

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